Beukema: "Con Italiano stiamo facendo bene. La fascia da capitano mi ha emozionato"
Il difensore rossoblu Sam Beukema in esclusiva a Cronache di Spogliatoio ha affrontato temi tra passato e presente, nonché raccontato temi legati al profilo personale, dentro e fuori dal campo. Ecco le sue parole partendo da Thiago Motta e all'arrivo di Vincenzo Italiano: "All’inizio era strano per me, mi chiedeva di andare a centrocampo e io pensavo ‘ma sono un difensore centrale!’. Poi ho capito il suo modo di giocare e ho imparato a guardare dietro le spalle, migliorando come giocatore in generale. Con compagni come Lucumí e Calafiori ho capito quanto unico fosse il suo approccio. Contro il Torino abbiamo preparato un’azione in allenamento che poi ha funzionato in partita: Calafiori ha dribblato dentro, mi ha passato la palla a centrocampo, l’ho data a Fabbian ed è stato gol. Vedere la soddisfazione del mister e dello staff è stato speciale. Anche con Italiano difendiamo a uomo in certe situazioni, ma c’è una linea difensiva più alta. Sono differenze nei dettagli, ma la filosofia non è cambiata tanto. All’inizio gli ho chiesto cosa avremmo fatto questa stagione, facciamo come l’anno scorso o ci saranno differenze? Ci ha spiegato il modo di giocare, non è cambiato tanto. Adesso secondo me stiamo facendo bene, molto meglio dell’inizio. La mia ispirazione Ibrahimovic? Non considero Zlatan il mio idolo, ma è un uomo unico. Mi piace leggere i libri degli uomini forti nel mondo, non solo nel calcio, ma anche in altri sport. Le partite cosi ravvicinate? Già all’AZ giocavo ogni tre giorni in Conference League. Mi piace, giocando tanto puoi migliorare come calciatore. Arne Slot? Mi mandò un messaggio chiedendomi se volessi incontrarlo. Il Feyenoord era la mia squadra del cuore e sapevo lui sarebbe diventato il nuovo allenatore. Ci siamo incontrati ed ha cercato di convincermi ad andare. Dopo la conversazione ho pensato: sì voglio andare però non era la mia testa a parlare ma il mio cuore essendo la mia squadra preferita. Le sue squadre vanno forte con intensità e pressing alto, vuole giocare sempre. Una volta mi ha mostrato sul suo laptop una mia giocata, ero ai Go Ahead Eagles, avevo preso palla a centrocampo, però ero nel caos e non sapevo cosa fare, lui mi ha detto tu sei bravo quando sei dietro, però quando sei nelle situazioni dove ci sono tanti giocatori non sei così tranquillo: ho detto sì infatti non ci avevo mai pensato. Un allenatore fortissimo, secondo me uno dei più forti dell’Olanda e anche in Europa. Dopo la partita contro il Liverpool mi ha fatto i complimenti per la partita, a me e alla squadra perché avevamo giocato bene, anche se abbiamo perso. Mi ha detto “Che bello che siamo qua in Champions League! La passione per Fifa? Quattro/cinque anni fa sono finito numero undici al mondo nella weekend league a Fifa 19. Mi piace il gaming ma ora non ho tanto tempo come prima, però secondo me sono ancora bravo. Mi piacerebbe aprire un canale di streaming, non so solo Fifa anche Call of Duty e Fortnite. Gioco spesso con Ndoye. Primo ospite in live streaming? Zirkzee. Il mio rapporto con i compagni? Calafiori lo sento spesso, sta facendo bene all’Arsenal. Qualche settimana fa è venuto a vederci in casa. Conosco molto bene Tijjani Reijnders del Milan, giocavo con lui all’AZ ma anche al Twente quando ero piccolo. Ero sempre con lui sul pullman, io ero sempre davanti a lui e mi dava dei colpi all’orecchio e rimaneva con il sorriso. Però è uno tranquillo. Vado spesso a fare shopping con Ndoye e Ferguson. Le emozioni dell'inaspettata fascia da capitano? È stata una sorpresa. Scopriamo chi è titolare quando entriamo in spogliatoio, ho visto il mio nome, piccolo, Sam, e c’era qualcosa sopra. Pensavo fosse Vice Capitano, ma c’era la C di capitano ed eravamo tutti un po’ sorpresi. È stato un momento emozionante, soprattutto quando siamo entrati in campo e durante la gara con l’Aston Villa, dopo l’alluvione qui a Bologna ed il momento delicato per la città. Era la partita dopo ed io ero il capitano, quindi è stato tutto un insieme di emozioni. Haaland? Non è il mio stile, gli darei un 5. Ma spero di affrontarlo in campo: è uno dei più forti al mondo e sarebbe una sfida incredibile".
Sam Beukema (ph. bolognafc.it)
Fonte Bologna Sport News