Salernitana: con la Juve Stabia emersi ancora tanti limiti, attesa una reazione
Il sorprendente quarto posto della Juve Stabia a due partite dal giro di boa del campionato è frutto della competenza, nella costruzione della squadra e nella guida tecnica della rosa, delle qualità emerse in alcuni singoli e dell’entusiasmo di un gruppo che ha vinto l’anno scorso il campionato di C e quest’anno continua a destare grande impressione.
Dopo aver espugnato Bari e la Genova doriana le vespe si ripetono all’Arechi, battendo 2-1 la Salernitana grazie a una prova che ha messo in mostra ancora una volta la sagacia tattica di Guido Pagliuca e la brillantezza di molti interpreti da Floriani Mussolini, imprendibile sulla fascia destra, a un implacabile Adorante, rete e assist per il gol-partita di Candellone, un altro che non si ferma più ed è alla terza marcatura consecutiva. E poi le geometrie in velocità di Leone, il carattere di Buglio, le chiusure di Varnier. Chapeau a una grande prova d’orchestra.
Tutt’altro umore in casa Salernitana che al derby chiedeva continuità per uscire dalla zona play-out: la squadra di Colantuono, invece, contestata all’inizio con un quarto d’ora di sciopero del tifo e alla fine con una bordata di fischi, al di là di qualche spunto personale ha mostrato ancora una volta tanti limiti in fase di costruzione del gioco e in difesa. Unica nota positiva il primo gol in granata di Amatucci, uno dei più reattivi.