Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bari / In Primo Piano
È un Bari che cambia: dai continui ballottaggi offensivi alle scelte difensive, ecco il metodo Longo
domenica 13 aprile 2025, 11:00In Primo Piano
di Piervito Perta
per Tuttobari.com

È un Bari che cambia: dai continui ballottaggi offensivi alle scelte difensive, ecco il metodo Longo

Arrivati ormai agli ultimi sussulti di questa stagione, con la speranza possano essercene degli altri, appare ormai lampante un tratto caratteristico del metodo Longo: la labilità delle gerarchie. È un discorso che più volte abbiamo toccato nel corso del campionato, ma anche contro il Palermo (e nelle ultime giornate), il tecnico torinese ha apportato modifiche all'undici titolare rispetto alla trasferta di Catanzaro, che si sono rivelate vincenti. 

Se in Sicilia al fianco di Lasagna si è visto Gaston Pereiro, che ha fatto bene ma non benissimo, venerdì è stato reinserito l'altro uruguaiano, ovvero Cesar Falletti, autore di una prova brillante. Se al centro della difesa, ad occuparsi di Iemmello, Longo ha chiamato in causa il capitano Francesco Vicari, apparso un po' sofferente, per provare a contrastare l'uragano Pohjanpalo, è stato schierato Lorenzo Simic. Paradosso: il finlandese ha timbrato, complice un errorino del croato, che si è poi riscattato segnando il gol vittoria all'89esimo. Allargando ulteriormente il discorso, si nota di come il Bari sia sceso in campo con circa una trentina di formazioni differenti: qualche volta con i due trequartisti e una punta, qualche volta con le due punte o con una punta e un trequartista, con diversi interpreti ed esiti; vi è anche una sovente alternanza tra esterni, soprattutto a destra tra Favasuli e Oliveri; spesso dietro, oltre alla sopracitata alternanza tra centrali, Obaretin, soprattutto nelle ultime, si è visto nel ruolo di braccetto, ma quella casella è stata lungamente occupata da Pucino. A conti fatti, eccetto Radunovic, e con i vari Mantovani, Benali, Maita e Dorval nel gruppo dei difficilmente sostituibili, della sicura titolarità non v'è certezza. 

Caratteristiche dell'avversario, necessità di mantenere alto il livello dell'attenzione e uso dell'ampio florilegio a disposizione: sono questi i capisaldi del modus operandi del tecnico biancorosso, che in un alcune circostanze ha dato i suoi frutti, e in altre un po' meno. Parafrasando Battisti, scopriremo solo vivendo se questo modo di gestire la rosa risulterà definitamente vincente.