Bari, l'attacco a caccia della formula giusta per essere più incisivi

Il Bari è davvero ad un bivio della sua stagione. La rincorsa ai play off continua ad essere complicata e difficile soprattutto a causa della discontinuità nei risultati, vero tallone di Achille della squadra biancorossa. Il tecnico Moreno Longo, alla vigilia della partita contro il Sassuolo e pensando anche a quelle future, potrebbe pensare ad una nuova formula sul piano offensivo. La cronica mancanza di gol degli attaccanti biancorossi diventa di partita in partita sempre più un problema oggettivo e serio. I numeri sono impietosi a livello di reti realizzate e questo influenza tantissimo il rendimento della squadra. Nelle ultime partite, Longo si è affidato alla fantasia del ritrovato Bellomo nella posizione di sotto punta accanto all'attaccante di ruolo di turno. Una volta Favilli, una volta Bonfanti. 

Eppure, nei mesi scorsi, Longo aveva optato per la soluzione del doppio centravanti ( spesso e volentieri la coppia Lasagna-Novakovich) che garantiva indubbiamente più pericolosità all'attacco grazie anche agli inserimenti o di Sibilli ( allora ancora nella rosa del Bari) o di Falletti, anche se a corrente decisamente alternata. Dopo, il tecnico torinese è sembrato essere più prudente provando ad inserire una vera e propria punta di ruolo con accanto a lui un giocatore più di fantasia, il tutto dettato anche dagli infortuni accorsi a Lasagna e Novakovich.

Con l'arrivo di Bonfanti e Pereiro che stanno cercando la migliore condizione possibile e il ritorno di Lasagna e Novakovich senza dimenticare la presenza di Favilli, Longo potrebbe davvero ripensare ad un attacco con due calciatori di ruolo davanti magari supportati da un trequartista ( Bellomo, Favilli o, magari, lo stesso Maggiore spostato in quella fetta di campo). In alternativa un centrocampo sempre a cinque e due punte di ruolo a scelta tra quelli presenti in rosa con la possibilità di alternarli anche a partita in corso. Davvero questa potrebbe essere l'arma in più per Longo per sparigliare le carte nei confronti degli avversari e rendere, cosi, l'attacco biancorosso decisamente più pericoloso e incisivo risolvendo cosi l'annoso problema del gol.