Bari, quattro minuti da psicodramma: cronaca di un harakiri inspiegabile
Quattro. Quattro sono i minuti in cui il Bari ha gettato alle ortiche una vittoria che sembrava già cosa fatta. Quattro sono anche i minuti intercorsi tra il primo gol di Benali e il secondo di Novakovich.
Dopo un primo tempo con poche occasioni, da una parte e dall'altra, Longo cambia tutto all'intervallo: fuori Lasagna e Manzari per fare spazio a Favilli e Novakovich. La mossa paga perché la Reggiana si scompone e il Bari ci mette poco a infilzare la difesa avversaria. Al minuto 53' è Vicari a rubare palla e a far ripartire il contropiede del Bari, servendo il fondamentale Benali. Dopo una discreta galoppata l'ex Crotone allarga a destra per l'accorrente Novakovich, che aspetta l'uscita di Bardi e serve a ritroso proprio il libico, che completa perfettamente il triangolo e mette in rete. Passano quattro minuti e il Bari raddoppia: Favilli lavora palla, allarga per Sibilli che mette un preciso cross al centro su cui si avventa Novakovich che sigla il 2-0. La partita sembra incanalata sui binari giusti, anche perché la Reggiana, sino a quel momento aveva fatto bene poco.
E invece basta un episodio per riaccendere tutto. Al minuto 82 c'è un calcio di punizione per gli ospiti: cross al centro e, dopo vari lisci, arriva Lucchesi che fulmina Radunovic. L'arbitro annulla per fuorigioco ma, dopo la solita revisione VAR, il gol viene convalidato.Il Bari comincia a vedere i fantasmi del recente passato e va in palla: i giocatori perdono lucidità e cominciano a commettere errori inspiegabili. Passaggi orizzontali o al compagno vicino, regalati senza alcuna motivazione. L'errore peggiore lo commette proprio Radunovic, all'86'. Sino a quel momento l'ex Cagliari era stato uno dei migliori, ma il suo errore compromette la partita. Frettoloso rinvio del serbo intercettato da Maggio, che si lancia sul pallone e anticipa il portiere del Bari, che non può far altro che atterrarlo, in maniera abbastanza scomposta. L'arbitro concede il rigore. Gondo batte, Radunovic intuisce ma non basta. Pareggio e frittata fatta.
Nel finale di gara il Bari si sconnette completamente e lascia campo libero agli emiliani, che rischiano anche di vincerla. In particolare Simic e Lella, appena entrati, commettono un pasticcio dopo l'altro. Maiello, che sembra lontano dalla condizione migliore, non da quella lucidità e quella regia che tanto sarebbe servita al Bari in quel momento. Il Bari arranca, la Reggiana si accontenta. E il 2-2 è servito. Un altro match trascorso con annessi, ennesimi, rimpianti. E ora cominciano a diventare davvero troppi. Quelle davanti corrono, ma anche quelle dietro non fanno sconti. E la stagione biancorossa è già in salita.