
Aiello: "In B non faremo rivoluzioni, obiettivo consolidare la categoria". Su Lescano e il Papa...
In una lunga intervista concessa a TuttoMercatoWeb, il ds dell'Avellino, Mario Aiello ha raccontato i passi mossi verso la promozione in Serie B, dal giorno della sua nomina a responsabile dell'area tecnica biancoverde: “Mister Biancolino ha un modo di intervenire molto diretto. L’ho supportato, ma sempre in punta di piedi perché non volevo certo il rispetto dei calciatori soltanto perché ero diventato il direttore sportivo. E poi succedevo a Giorgio Perinetti che ha fatto la storia del calcio. Un errore aver cominciato il campionato con Pazienza? Non avendolo vissuto da dentro faccio fatica a dare dei giudizi sul lavoro fatto. L’anno prima Pazienza era andato vicino alla promozione. Poi l’impatto iniziale è stato negativo e la società avendo fatto tanti investimenti non poteva certo fare pagare tutti i calciatori. Dunque si è scelto di cambiare”.
A gennaio il colpo Lescano: "Avevamo previsto che qualora ci fossimo avvicinati alle zone alte avremmo voluto fare un ulteriore intervento in avanti. Avevamo vagliato una serie di nomi. Poi una volta capito che Lescano non si trovava più bene a Trapani abbiamo affondato il colpo e Giovanni D’Agostino è stato bravo a portare a termine l’operazione a cui ho creduto da subito. Quando un calciatore non sta bene in un posto si creano subito i presupposti. Siamo stati bravi ad essere convincenti. E lui ha scelto di venire da noi".
Sulla promozione in B e il prossimo campionato: “In B mi sento ancora più a mio agio. Più alta è l’asticella e più mi sento a mio agio. Sono pronto e carico per la Serie B. Ci saranno degli incontri per capire budget e tanto altro. Non faremo una rivoluzione, per corsi e ricorsi storici riuscire a mantenere l’intelaiatura ha spesso funzionato. Qualcosa però dovremo fare. Dobbiamo anche allinearci agli aspetti normativi. Dovrà uscire qualche over per via dei regolamenti. L'obiettivo? Dovremo consolidare questa nuova categoria. Dobbiamo crescere sotto tanti aspetti, sul piano societario e delle strutture. Dobbiamo costruire delle basi solide. Le promozioni quando muore un Papa? Un dato che ci ha fatto sorridere nei momenti di tristezza. E’ stata una statistica particolare. Per le prossime promozioni ci auguriamo di non essere legati a queste statistiche e auguriamo lunga vita al nuovo Papa".







