Avellino, testa ora al mercato: cedere prima di acquistare, il punto
Chiuso nel migliore dei modi il 2024, con tre vittorie di fila e -5 dal Benevento capolista (recuperando diversi punti rispetto all'avvio di stagione) la dirigenza dell'Avellino si concentra ora sul mercato che apre i battenti il 2 gennaio, prima di tornare in campo il 5 gennaio a Giugliano. Intanto chiaramente riflessioni, trattative e contatti sono già iniziati da diverse settimane. Biancolino e la dirigenza hanno le idee chiare, lo ha ribadito anche ieri in conferenza post partita il tecnico che incalzato più volte dai cronisti si è limitato a ripetere: “Vorrei metterci del mio, ho le idee chiare, ho già esposto alla società le mie richieste ma non mi pare corretto condividere le nostre riflessioni, anche nei confronti di quei ragazzi che hanno dato il massimo per questa maglia”.
Considerazioni rivolte anche a chi inevitabilmente dovrà fare le valigie: “Prima di prendere qualcun altro, dovremo liberare caselle. E a meno che qualcuno non venga a dirmi che ad Avellino fa troppo freddo e vuole andare in posti più caldi (battuta del tecnico, ndr), finora nessuno ci ha chiesto di andare via”. Ma è inevitabile come si diceva che prima di acquistare bisogna cedere. E le ultime scelte di Biancolino hanno già fatto intendere qualcosa in questo senso. Per esempio Toscano, acquistato per essere un valido rincalzo a centrocampo, è stato utilizzato col contagocce, e anche a Gorgonzola, in una partita destinata a chi ha giocato meno, è entrato solo negli ultimi minuti. Stesso discorso per Llano, che invece ha giocato dall'inizio ma è finito indietro nelle gerarchie e potrebbe chiedere di andare a giocare altrove. Stesso discorso per Vano, che pure ha avuto qualche chance in più di giocare, ma sempre poco incisivo. Il parco attaccanti dell'Avellino è ben nutrito, con i vari Patierno, Redan, Gori, Russo, ma se numericamente si vuol mantenere la conformazione attuale, se andrà via Vano si dovrà cercare un sostituto magari anche più incisivo in zona gol. Senza dimenticare i due fuori lista, Sannipoli e Cancellieri, i primi a dover cedere.
Tra le valutazioni in entrata che si stanno facendo, oltre all'eventuale sostituto di Vano di cui sopra, si potrebbe andare su un vice Cancellotti, visto che con il passaggio alla difesa a quattro l'Avellino non ha un altro terzino destro: si può adattare Llano, ma se sarà ceduto serve un sostituto. In tal senso si sono fatti i nomi di Pagliai, che lo stesso ds del Picerno Greco ha ammesso essere in contatto con l'Avellino (e che ieri ha fatto vedere buone cose al Partenio) e di Davide Gentile, in prestito dalla Fiorentina alla Salernitana. Facendo un rapido calcolo quindi, tolti i due fuori lista, per tre pedine in uscita, uno per reparto, ci potrebbero essere altrettanti ingressi. Ma la priorità è cedere. Da valutare anche la volontà di Benedetti, sparito dai radar anche dopo il recupero dall'infortunio, e finito in fondo alle gerarchie dopo Rigione, Enrici e Cionek: anch'egli potrebbe chiedere di andare a giocare con maggiore continuità.