È tutto un altro Avellino. Gioco, corsa e personalità
Chi voleva dimostrazioni di crescita, di temperamento e personalità è stato accontentato. Avellino-Foggia era il banco di prova per Raffaele Biancolino che ha risposto presente e lo ha fatto con una mano altissima. Rispetto alla vigilia nessuno stravolgimento, una sola sorpresa, decisiva: Kikko Patierno dal primo minuto. Condizione o non condizione il Pitone ha buttato nella mischia il leader tecnico dei lupi, il bomber per eccellenza del girone C. Risposta? Doppietta e tre punti, con giocate di fino ad aprire il campo e carattere da vendere. Il 4-3-1-2 degli irpini funziona eccome con Sounas e D'Ausilio che fanno capire subito di essere in serata magica. Il 7 biancoverde sulla trequarti strappa e disegna, crea pericoli costanti e fa fioccare i cartellini gialli. Il greco è un piacere per gli occhi, Palmiero e De Cristofaro corrono col x2. È tutta un'altra storia, un'altra musica ed il maestro è Biancolino. Con coraggio e soprattutto cattiveria agonistica nel recupero del pallone; la squadra lo segue in ogni mossa ed indicazione.
Rigione torna baluardo, Gori svetta e scatta. Spirito battagliero contro un Foggia annichilito nel primo tempo e che nella ripresa resta in dieci per l'espulsione di Danzi. L'errore di Palmiero apre il varco al gol di Zunno con un pochino di ansia finale. Ma finisce come è giusto che sia, i lupi vincono alla settima giornata la prima gara del campionato e sperano di essersi lasciati alle spalle il periodo nero. Biancolino si guadagna la conferma, meritata, dimostrando di poterci stare in questo contesto. Ora rinnovo e fiducia per un Avellino che non vuole fermarsi.