
Bergomi sull'Atalanta: "Ha il diritto di pensare allo Scudetto anche se ora si fa difficile"
Con la sconfitta subita contro l'Inter, l'ottava nelle ultime otto partite, il sogno scudetto per l'Atalanta può dirsi sfumato? Se lo sono chiesti in tanti all'indomani della sfida del Gewiss Stadium che ha visto la squadra di Inzaghi imporsi per 0-2 su quella di Gasperini. Di questo argomento, a La Gazzetta dello Sport, ha parlato l'ex difensore e oggi opinionista Giuseppe Bergomi: "Quando vinci l’Europa League, fortifichi la mentalità di continuare a vincere. Quando fai una striscia di undici vittorie di fila, cominci a pensarci tu e ci pensa anche chi vede, commenta. Quando batti la Juve 4-0 e affronti l’Inter con la possibilità di essere prima, hai diritto di pensare allo scudetto e dai il diritto di pensare che tu lo possa vincere. Possa, non debba: né illusione, né disillusione".
Gasperini ha detto che la sconfitta non li ridimensiona.
"Ha ragione. L’Inter non è la Juve, eppure nel primo tempo l’Atalanta ha fatto bene: è andata subito in difficoltà, ma poi ha preso in pugno la partita. L’ho
vista anche più attenta: qualche “uscita” diversa, ha capito quando doveva abbassarsi senza rischiare, non si è mai distratta fino al gol. Non bisogna restare ancorati solo al risultato".
Può crederci ancora?
"Adesso è più difficile. C’è ancora tempo per tutti, ma l’Inter ha dato una bella spallata, soprattutto per l’aspetto mentale. Contraccolpo? Non è la Juve che perde 4-0 in casa, va a Firenze e ne prende altri tre, da squadra piatta: la squadra di Gasperini ha valori, un senso di appartenenza forte, giocatori con il dna Atalanta. Aggrappata a questo, al suo allenatore e alla sua gente, sono convinto che la Dea possa ripartire".
Gasperini ha detto che la sconfitta non li ridimensiona.
"Ha ragione. L’Inter non è la Juve, eppure nel primo tempo l’Atalanta ha fatto bene: è andata subito in difficoltà, ma poi ha preso in pugno la partita. L’ho
vista anche più attenta: qualche “uscita” diversa, ha capito quando doveva abbassarsi senza rischiare, non si è mai distratta fino al gol. Non bisogna restare ancorati solo al risultato".
Può crederci ancora?
"Adesso è più difficile. C’è ancora tempo per tutti, ma l’Inter ha dato una bella spallata, soprattutto per l’aspetto mentale. Contraccolpo? Non è la Juve che perde 4-0 in casa, va a Firenze e ne prende altri tre, da squadra piatta: la squadra di Gasperini ha valori, un senso di appartenenza forte, giocatori con il dna Atalanta. Aggrappata a questo, al suo allenatore e alla sua gente, sono convinto che la Dea possa ripartire".
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