
Sacchi: "Atalanta un modello per tutti, ha una città che spinge. L'Inter ha esperienza e storia"
Intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha presentato il match di questa sera fra Atalanta e Inter: "Gasperini è un maestro, avrà studiato ogni mossa - ha esordito -. Credo che la chiave possa essere l’aggressione in zona avanzata, in modo da non concedere agli avversari il palleggio dal basso. I tre attaccanti dell’Atalanta dovranno dimostrare un notevole spirito di sacrificio, coprire, aiutare, rientrare per offrirsi ai disimpegni dei centrocampisti. Ma De Ketelaere, Retegui e Lookman, se Gasp sceglierà questi tre, sanno bene quello che devono fare.
Come dovranno muoversi Thuram e Lautaro? Innanzitutto dovranno muoversi, cosa che non sempre vedo fare agli attaccanti delle squadre italiane. Se stai fermo, sei un obiettivo più facile da fermare... Lautaro e Thuram sono una coppia moderna: si integrano perfettamente e, soprattutto, giocano con la squadra e per la squadra. Dialogano moltissimo con i centrocampisti e con gli esterni, e questo aspetto può creare qualche disturbo alla retroguardia di Gasp.
Come andrà a finire? Impossibile, è una sfida apertissima. L’Atalanta, che è un modello per tutti i club italiani, ha una città intera che la spinge e questo può risultare determinante. L’Inter ha l’esperienza e la storia: non sono cose da poco".
Come dovranno muoversi Thuram e Lautaro? Innanzitutto dovranno muoversi, cosa che non sempre vedo fare agli attaccanti delle squadre italiane. Se stai fermo, sei un obiettivo più facile da fermare... Lautaro e Thuram sono una coppia moderna: si integrano perfettamente e, soprattutto, giocano con la squadra e per la squadra. Dialogano moltissimo con i centrocampisti e con gli esterni, e questo aspetto può creare qualche disturbo alla retroguardia di Gasp.
Come andrà a finire? Impossibile, è una sfida apertissima. L’Atalanta, che è un modello per tutti i club italiani, ha una città intera che la spinge e questo può risultare determinante. L’Inter ha l’esperienza e la storia: non sono cose da poco".
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