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La Juve nel destino di Gasperini: "Moggi mi faceva viaggiare. Motta? Ce la farà, è bravo"
C’è stato spazio anche per riflessioni in chiave Juventus nell’intervista di Gian Piero Gasperini con il settimanale Sportweek. D’altronde l’attuale allenatore dell’Atalanta ha iniziato nella Torino bianconera sia la carriera da calciatore che quella in panchina.
Gasperini riavvolge il nastro: alla Juventus ha mosso sia i primi passi da calciatore (per una carriera che poi però si è sviluppata altrove) che poi in seguito quelli da allenatore. A proposito di questa seconda parentesi, racconta Gasperini: “Ho conosciuto Ventrone e Bangsbo che hanno dato una svolta secca alla preparazione atletica. Anni importanti, anche perché Moggi mi faceva viaggiare molto e vedevo tanto calcio. Mi mandava a visionare i giocatori dicendomi che ogni relazione doveva concludersi con un giudizio: da Juve o no. Andai a studiare Van Der Vaart e Heitinga, segnalai Chivu, poi Palladino a Benevento”.
E a proposito del presente in bianconero di Motta e delle difficoltà che sta trovando, Gasperini dice: “Normale. A Bologna ha trovato ottime soluzioni in uscita bassa, l’ho ammirato e studiato, ma la Juve è un altro mondo. Thiago è giovane, farà altre conoscenze e maturerà: è bravo e ce la farà. Gli sono affezionato, lo inviterò a cena a casa mia a Torino”.
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Gasperini riavvolge il nastro: alla Juventus ha mosso sia i primi passi da calciatore (per una carriera che poi però si è sviluppata altrove) che poi in seguito quelli da allenatore. A proposito di questa seconda parentesi, racconta Gasperini: “Ho conosciuto Ventrone e Bangsbo che hanno dato una svolta secca alla preparazione atletica. Anni importanti, anche perché Moggi mi faceva viaggiare molto e vedevo tanto calcio. Mi mandava a visionare i giocatori dicendomi che ogni relazione doveva concludersi con un giudizio: da Juve o no. Andai a studiare Van Der Vaart e Heitinga, segnalai Chivu, poi Palladino a Benevento”.
E a proposito del presente in bianconero di Motta e delle difficoltà che sta trovando, Gasperini dice: “Normale. A Bologna ha trovato ottime soluzioni in uscita bassa, l’ho ammirato e studiato, ma la Juve è un altro mondo. Thiago è giovane, farà altre conoscenze e maturerà: è bravo e ce la farà. Gli sono affezionato, lo inviterò a cena a casa mia a Torino”.
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