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Donati: "Atalanta da scudetto, perché no? Ha tante scelte. Lookman pazzesco"
L'Atalanta è una squadra da scudetto, parola di Massimo Donati. L'ex centrocampista della Dea, attualmente prima nella classifica del campionato di Serie A, allenato da Gian Piero Gasperini ai tempi del Palermo, non ha dubbi sulla possibilità dei nerazzurri di credere nel traguardo: "Perché no, può stare lì davanti a lungo - dice nell'intervista rilasciata oggi a La Gazzetta dello Sport -, sono arrivati a un livello per il quale ci sono più di undici titolari. E mancano ancora Scalvini e Scamacca. Champions? È una competizione bellissima, la fatica è più mentale che fisica".
Cosa la incanta dell'Atalanta? "Da anni propone qualcosa di nuovo, e che molti provano a imitare senza riuscirsi. Gasperini negli anni ha fatto rendere al massimo ciascun giocatore, è una qualità fondamentale insieme alla velocità di pensiero che è riuscita a trasmettere ai suoi giocatori. E poi alterna la pressione in base all'avversaria".
Si può persino rinunciare a Retegui? "Dall'inizio non è una follia, le partite spesso si decidono alla fine. L'Atalanta ha tanta varietà, di Retegui mi sorprende la continuità di risultati: non di prestazioni, perché le due cose non sempre coincidono. Lookman? Pazzesco. È migliorato soprattutto perché ha capito di essere forte: fatto quel passaggio, non ti ferma più nessuno".
Cosa la incanta dell'Atalanta? "Da anni propone qualcosa di nuovo, e che molti provano a imitare senza riuscirsi. Gasperini negli anni ha fatto rendere al massimo ciascun giocatore, è una qualità fondamentale insieme alla velocità di pensiero che è riuscita a trasmettere ai suoi giocatori. E poi alterna la pressione in base all'avversaria".
Si può persino rinunciare a Retegui? "Dall'inizio non è una follia, le partite spesso si decidono alla fine. L'Atalanta ha tanta varietà, di Retegui mi sorprende la continuità di risultati: non di prestazioni, perché le due cose non sempre coincidono. Lookman? Pazzesco. È migliorato soprattutto perché ha capito di essere forte: fatto quel passaggio, non ti ferma più nessuno".
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