Atalanta, Gasperini: "Non posso lamentarmi del nostro cammino... Retegui è in evoluzione"

Il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato a Sky Sport in vista della sfida contro il Celtic valida per la terza giornata di Champions League. Questo il pensiero del tecnico atalantino: "Una partita molto importante vista la classifica e la formula della competizione. Dovremo stare attenti, una squadra che ha grande tradizione in Europa e domina il suo campionato da anni. Sarà uno scontro di valore".

Cosa pensa del Celtic?
"E' una squadra non di prima fascia tipo l'Arsenal, ma comunque una squadra pericolosa. E' abituata a vincere. A Dortmund ha affrontato una squadra molto forte e la partita ha preso quella piega, ma tutta quella distanza non c'è. Loro hanno quelle caratteristiche fisiche che conosciamo e molta velocità".

E' la gara giusta per trovare continuità?
"Io non mi posso lamentare... Abbiamo avuto un passaggio a vuoto in campionato e ci ha fatto attardare un po', ma il cammino è in linea con la crescita della squadra. Giocando ogni tre giorni ci possono essere momenti di difficoltà, ma domani è la Champions ed i margini d'errore sono ridotti".

Come stanno gli infortunati, specialmente in difesa?
"Hien e Kolasinac dovremo verificarli, siamo un po' in emergenza nel reparto ma abbiamo saputo sopperire bene e anche domani cercheremo di farlo".

Ederson ed il problema ai denti?
"Ha avuto questo episodio di mal di denti domenica, ma per fortuna ci sono buoni dentisti a Bergamo".

L'Atalanta e la sua mentalità europea?
"Negli ultimi anni in Europa abbiamo portato un buon contributo al ranking... Anche in Champions abbiamo sempre raggiunto buoni traguardi. Ora pensiamo a superare il primo turno poi vedremo".

Immobile, Milito, Zamorano... Chi le ricorda Retegui?
"Retegui. Ognuno di quelli a cui è accostato ha le proprie caratteristiche, lui è in evoluzione, magari fra qualche tempo potremo avere una definizione migliore. E' nell'età giusta per raggiungere la maturità, ora è importante che stia facendo vedere anche cose diverse rispetto al suo classico repertorio".