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Fiorentina, rivedere il Gosens dell'Atalanta non è un'utopia. L'ha spiegato lui stessoTUTTO mercato WEB
giovedì 12 settembre 2024, 07:45Serie A
di Dimitri Conti

Fiorentina, rivedere il Gosens dell'Atalanta non è un'utopia. L'ha spiegato lui stesso

Robin Gosens ieri si è presentato da calciatore della Fiorentina, lasciando ottime impressioni in dote a chi era presente al Viola Park o sia comunque riuscito ad ascoltarne le parole. In realtà poi le presentazioni ufficiali al popolo viola c'erano già state in occasione dell'ultimo match di campionato, che ha visto la squadra toscana capace di riagguantare sul 2-2 finale il Monza proprio grazie al gol del tedesco ex Atalanta e Inter a tempo ormai quasi scaduto. Dopo i gesti, le parole, come a voler applicare al contrario un antico adagio.

E davanti al microfono Gosens ha mostrato di saperci fare. Ha tenuto, per esempio, ben dritta la barra delle ambizioni viola: "La Fiorentina per me significa tanto, ho voluto un'altra fase per me e la mia famiglia. Pur essendo tedesco ed essendo a Berlino, in Germania non ci siamo sentiti a casa come in Italia. Sono grato che la Fiorentina mi ha dato l'opportunità di farmi vedere di nuovo". E ha voluto toccare il destino: "Credo che tutto succeda per un motivo. È vero che qualche settimana fa parlavo col mio agente e dicevo che avere una bella casa in Toscana sarebbe stato uno spettacolo... Ho sempre pensato di tornare in Italia e mi sono informato. Poi una settimana dopo mi chiama e mi dice che stava parlando con la Fiorentina e forse sarebbe andata a buon fine".


Gosens ha voluto anche far intendere che rivederlo sui livelli di Bergamo appaia tutt'altro che un'utopia. Anzi, si sente persino un calciatore migliore rispetto ad allora: "Lì giocavamo da due-tre anni assieme, c'erano automatismi e tutto girava dalla nostra parte. Se la squadra si esprime bene un giocatore farà sempre meglio, ma onestamente non sono cambiato tanto. Sono pure un po' cresciuto: anche non giocando quanto volevo, l'esperienza all'Inter mi ha comunque aiutato tanto. Nella mentalità vincente, tutti i campioni che c'erano volevano solo vincere. E pure a Berlino, vivendo certe difficoltà. Io direi che rispetto a quando giocavo all'Atalanta sono cresciuto, sia in forma fisica che mentalmente. Ci sono i presupposti per essere il giocatore che sono sempre stato". Gli stessi presupposti, tra cui il gol segnato al Monza, che stanno convincendo anche il mondo Fiorentina.