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L'Atalanta fa 0-0 con l'Arsenal. Buona la prima per il Gasp, Retegui non aver paura
Gol e spettacolo, azioni e tante opportunità. Erano queste le premesse della sfida tra Atalanta e Arsenal: alla fine il tabellone è stato chiaro, 0-0 il punteggio finale e un buon punto messo in cascina in vista delle prossime sfide. La Dea esce dalla prima sfida casalinga nella nuova Champions League con un pareggio e la consapevolezza di poter affrontare con orgoglio le notti europee: certo, quel rigore sbagliato lascia un sapore agrodolce, ma dopo una prestazione simile meglio guardare al bicchiere mezzo pieno.
Le parole del tecnico nerazzurro
Soddisfatto anche Gian Piero Gasperini intervenuto in conferenza stampa: "La prestazione assolutamente sì, è un buon punto. È normale, c'è il rammarico del rigore sbagliato, andare in vantaggio in quel momento sarebbe stato un premio per tutta la squadra. È stata una partita molto utile per noi, abbiamo giocato contro una grande squadra, veniamo fuori da questa partita con una prestazione da parte degli attaccanti in fase difensiva che non c'era mai stata, questo ha agevolato la prestazione collettiva di tutta la difesa".
Voltare pagina
A masticare amaro è stato Mateo Retegui, scuro in volto dopo il calcio di rigore (e il tap-in) sbagliato nel secondo tempo che avrebbe potuto indirizzare la sfida su un altro binario. Un errore che può pesare nell'animo e nel morale, anche se la prestazione resta: meglio pensare al futuro e affidarsi a quel coro che a fine partita tutta la curva nord ha intonato. Lunedì c'è il Como, la gara ideale per voltare subito pagina. D'altronde i rigori li sbaglia chi ha il coraggio di tirarli.
Le parole del tecnico nerazzurro
Soddisfatto anche Gian Piero Gasperini intervenuto in conferenza stampa: "La prestazione assolutamente sì, è un buon punto. È normale, c'è il rammarico del rigore sbagliato, andare in vantaggio in quel momento sarebbe stato un premio per tutta la squadra. È stata una partita molto utile per noi, abbiamo giocato contro una grande squadra, veniamo fuori da questa partita con una prestazione da parte degli attaccanti in fase difensiva che non c'era mai stata, questo ha agevolato la prestazione collettiva di tutta la difesa".
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A masticare amaro è stato Mateo Retegui, scuro in volto dopo il calcio di rigore (e il tap-in) sbagliato nel secondo tempo che avrebbe potuto indirizzare la sfida su un altro binario. Un errore che può pesare nell'animo e nel morale, anche se la prestazione resta: meglio pensare al futuro e affidarsi a quel coro che a fine partita tutta la curva nord ha intonato. Lunedì c'è il Como, la gara ideale per voltare subito pagina. D'altronde i rigori li sbaglia chi ha il coraggio di tirarli.
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