Scamacca torna in campo, il rientro è ancora lontano
Gianluca Scamacca, cinque mesi dopo la rottura del legamento crociato, è tornato a lavorare individualmente sul campo. Un progresso significativo, che conferma il pieno rispetto della tabella di marcia impostata per il suo recupero. Il centravanti romano aveva terminato le terapie una ventina di giorni fa e ora inizia la fase più intensa del percorso di riabilitazione.
PARALLELI CON SCALVINI: TEMPI DI RIENTRO
Confrontando la situazione di Scamacca con quella di Giorgio Scalvini - analizza L'Eco di Bergamo -, che aveva subito lo stesso infortunio due mesi prima, emerge un quadro chiaro: dopo l’inizio del lavoro sul campo, Scalvini ebbe bisogno di circa un mese prima di tornare tra i convocati. Pertanto, si stima che Scamacca possa tornare a disposizione tra trenta e trentacinque giorni. Prima di allora, serviranno ancora alcune settimane per iniziare la riabilitazione completa.
LA SITUAZIONE INFORTUNI IN CASA ATALANTA
Per la sfida contro il Napoli, in programma domani sera al Gewiss Stadium, Scamacca non sarà disponibile, così come Kossounou, fermo per un grave infortunio all’adduttore, e Kolasinac, costretto a uno stop per squalifica. A loro potrebbe aggiungersi anche Cuadrado, alle prese con una lesione al retto femorale, che lascia solo un minimo spiraglio per una possibile convocazione.
SCALVINI PRONTO A RIENTRARE
Buone notizie arrivano invece da Giorgio Scalvini, che si è ripreso dalla contusione al ginocchio subita recentemente. Vista l’emergenza nel reparto difensivo, Gasperini punterà su di lui per completare il terzetto arretrato insieme a Djimsiti e Hien. Anche oggi, la squadra si allenerà nel pomeriggio al Centro Bortolotti di Zingonia per preparare al meglio un big match che si preannuncia cruciale per le ambizioni nerazzurre.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Il ritorno di Scamacca sarà fondamentale per l’Atalanta, soprattutto nella fase cruciale della stagione. Con la tabella di marcia rispettata e segnali incoraggianti dal suo lavoro sul campo, i tifosi possono guardare con ottimismo al momento in cui il centravanti tornerà a guidare l’attacco nerazzurro.