Percassi a Tuttosport: "Il 3-0 ad Anfield da pelle d'oca. Zingonia? Vi racconto una storia..."
In una lunga intervista concessa a Tuttosport, il patron dell'Atalanta Antonio Percassi ha parlato dei successi arrivati sotto la sua gestione: "Ce ne sono stati tanti, anche dopo le sconfitte, perché mi guardavo intorno e mi dicevo: ma è possibile che l’Atalanta stia giocando contro il City, il Manchester United, il Paris Saint Germain... Però se proprio devo sceglierne una, allora dico Anfield Road. Vincere 3-0 in quello stadio e uscire fra gli applausi dei loro tifosi, che ci hanno dedicato una specie di passerella d’onore, beh... è da pelle d’oca".
È difficile lavorare con i giovani, stanti le regole che offrono sempre meno garanzie per i club che investono sul settore giovanile?
"Tutelare i settori giovanili significa tutelare i ragazzi. E le attenzioni di tutti dovrebbero andare lì".
Quanto è importante Zingonia, come luogo fisico di crescita dei talenti e come idea di un modello di costruzione dei calciatori del futuro?
"Zingonia è il cuore pulsante dell’Atalanta. Un uomo come Mino Favini ha fatto la fortuna del club, è stato uno dei primi architetti della favola Atalanta che oggi è portata avanti da Luca e da altri straordinari uomini che si dedicano al settore giovanile. La mia storia di uomo è nata a Zingonia. Io venivo da Clusone, un piccolo paesino e l’Atalanta mi sembrava una cosa enorme, mai avrei pensato di intrecciare la mia vita con quella dell’Atalanta, giocarci non era quasi neanche un sogno, ma qualcosa di più irraggiungibile e invece... Un osservatore mi notò in un torneo proprio a Clusone e da lì è iniziato tutto. Come uomo sono cresciuto a Zingonia e lì ho imparato molto, è stata una palestra e una scuola di vita e credo che lo sia ancora per molti".
C’è una storia di un ragazzo cresciuto nel vostro vivaio che ricorda sempre con piacere, l’esempio di quello che dovrebbe succedere sempre?
"Guardi, non le faccio un nome, ma le racconto una storia. Una storia di uno che in prima squadra non c’è mai arrivato e che ho incontrato per caso qualche tempo fa. Mi ha fermato e mi ha detto: presidente, io ho fatto tutta la trafila nelle giovanili e non ce l’ho fatta a diventare un calciatore professionista, ma a Zingonia sono diventato una persona migliore e i principi imparati lì mi hanno accompagnato per la mia vita nella quale sono diventato un professionista di successo".