
Mateo Retegui, il bomber che domina l'Europa
Nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno, Mateo Retegui può concedersi una doppia festa: oltre a spegnere le candeline, l'attaccante nerazzurro è ormai vicinissimo a diventare il re dei bomber in Italia. A quattro turni dalla fine della stagione, il centravanti della Dea guida saldamente la classifica dei marcatori con 24 reti, un bottino che gli consente di guardare dall'alto avversari distanti anni luce. Eguagliato domenica scorsa il primato bergamasco di Pippo Inzaghi (stagione 1996/97), ora Mateo è pronto a scrivere il suo nome nella storia del calcio atalantino e italiano.
DOMINIO ASSOLUTO - Retegui non è solo primo: è largamente primo. A separarlo dal secondo classificato, Moise Kean della Fiorentina, ci sono sette gol di differenza. Una distanza che lascia poco spazio a possibili ribaltoni, anche considerando che Kean ha recentemente perso terreno non scendendo in campo nelle ultime giornate. Thuram dell'Inter, addirittura, è distante di dieci reti. Numeri che certificano una supremazia totale.
IL CONFRONTO INTERNAZIONALE - Ma quanto vale il vantaggio di Retegui se confrontato con i bomber degli altri principali campionati europei? La risposta è netta: nessuno tra i top campionati del Vecchio Continente gode di un vantaggio così rassicurante. Mohamed Salah, stella del Liverpool, domina la Premier League con 28 reti, ma dietro di lui c'è Isak del Newcastle a sole sei lunghezze (22 reti), seguito da vicino da Haaland con 21. Anche Lewandowski in Spagna, pur con 25 gol segnati, deve guardarsi le spalle da Mbappé (22 reti) in una sfida che promette scintille fino alla fine. Harry Kane in Bundesliga con 24 reti è davanti di "soli" cinque gol rispetto a Schick, mentre in Francia, Dembélé (21 gol) ha un vantaggio esiguo di appena due reti su Greenwood del Marsiglia.
ECCEZIONI E SORPRESE - Guardando più lontano, oltre le cinque principali leghe europee, solo Viktor Gyokeres in Portogallo può vantare un dominio ancora più evidente - rimarca L'Eco di Bergamo -. Il centravanti dello Sporting Lisbona è addirittura a quota 38 reti, con un vantaggio abissale di 20 gol su Pavlidis del Benfica. Nei Paesi Bassi Stein del Twente comanda agevolmente a +9 sui diretti inseguitori, mentre altrove, come in Turchia e Belgio, i duelli per il titolo di miglior bomber sono ancora apertissimi.
IL PEDIGREE DEL BOMBER - La stagione d'oro di Retegui risulta ancora più sorprendente se si considera il suo curriculum precedente, non certo da bomber navigato. Prima dell'approdo a Bergamo, infatti, l'argentino con passaporto italiano non aveva mai raggiunto la doppia cifra di reti in una singola stagione europea. L'esplosione inattesa è avvenuta proprio con la maglia della Dea, dimostrando un talento e una freddezza sottoporta che lo accomunano a veri mostri sacri come Lewandowski e Kane.
IL FUTURO È DI RETEGUI - Oggi, con 26 anni appena compiuti, Mateo Retegui non è più soltanto una sorpresa: è una certezza del calcio europeo, un attaccante maturo e completo che l'Atalanta può godersi nel presente e sul quale costruire anche il proprio futuro. La stagione che sta per concludersi lo consacrerà, molto probabilmente, come il miglior cannoniere italiano ed uno dei più prolifici bomber d'Europa.
Tanti auguri, Mateo. E che la festa continui.
Nazione e campionato Miglior marcatore Gli inseguitori Gol Giocatore (club) Gol Giocatore (club) Italia, Serie A 24 Retegui (Atalanta) 17 Kean (Fiorentina) Inghilterra, Premier League 28 Salah (Liverpool) 22 Isak (Newcastle) Spagna, Liga 25 Lewandowski (Barcellona) 22 Mbappé (Real) Germania, Bundesliga 24 Kane (Bayern Monaco) 19 Schick (Bayer Leverkusen) Francia, Ligue 1 21 Dembélé (PSG) 19 Greenwood (Marsiglia) Olanda, Eredivisie 23 Stein (Twente) 14 Paixão (Feyenoord)Parrott (AZ) Portogallo, Primeira Liga 38 Gyökeres (Sporting) 18 Pavlidis (Benfica) Belgio, Pro League 20 Arokodare (Genk) 18 Bertaccini (Sint-Truiden)
Dolberg (Anderlecht) Repubblica Ceca, 1. Liga 18 Kliment (Sigma Olomouc) 13 Vecheta (Karviná) Turchia, Süper Lig 22 Osimhen (Galatasaray) 20 Piątek (Başakşehir)
fonte dati L'Eco di Bergamo







