
Atalanta-Lecce, la protesta degli ultras: il calcio dimentica l'umanità?
Non sarà una normale trasferta quella del Lecce a Bergamo. Il settore ospiti del Gewiss Stadium, infatti, rimarrà quasi certamente vuoto questa sera, in segno di protesta contro la decisione della Lega Serie A di far giocare comunque la partita, nonostante il dramma della scomparsa improvvisa di Graziano Fiorita, storico massofisioterapista giallorosso. Gli ultras salentini, guidati dalla Curva Nord, hanno espresso in modo forte e inequivocabile la loro contrarietà, invitando i propri tifosi a non recarsi allo stadio: «L'unico gesto possibile è non scendere in campo», avevano scritto venerdì su uno striscione apparso fuori dal Via del Mare.
LA SOLIDARIETÀ DELLA CURVA SUD DELL'ATALANTA
Alla protesta salentina si è unita in segno di solidarietà anche la tifoseria bergamasca, con il gruppo «Forever Atalanta» della Curva Sud che ha annunciato la sospensione totale del tifo organizzato per tutta la durata del match. In un comunicato pubblicato online, i supporter nerazzurri non hanno usato mezzi termini: «La decisione di giocare questa partita, nonostante la tragedia che ha colpito il Lecce, dimostra ancora una volta che questo calcio ha perso ogni sensibilità e rispetto verso l'essere umano». Per questo motivo non saranno esposti striscioni, né sventolate bandiere, in segno di rispetto profondo verso la famiglia Fiorita e la comunità salentina.
INDIGNAZIONE ANCHE DAI LECCESI LONTANI
Alla protesta hanno aderito con convinzione anche i «Nuclei Lecce», gruppo organizzato dei tifosi salentini residenti fuori regione, invitando tutti i propri iscritti eventualmente già presenti a Bergamo a non entrare assolutamente nel settore ospiti - scrive L'Eco di Bergamo -, lasciandolo vuoto come segnale tangibile di dissenso: «Chiediamo che non ci siano bandiere, striscioni o simboli: il vuoto assoluto deve rappresentare il nostro rispetto verso Graziano Fiorita e il nostro netto rifiuto verso la decisione insensibile della Lega».
APPELLO DAL "LECCE CLUB PARLAMENTO": «FERMATE QUESTA BRUTTA PAGINA»
Sulla vicenda si è espresso duramente anche il Lecce Club Parlamento, che ha definito «inaccettabile e insensibile» la scelta della Lega Serie A. In una nota diffusa nelle ultime ore, il club parlamentare ha sottolineato con forza il valore umano e simbolico della figura di Fiorita: «In un calcio ormai povero di simboli e riferimenti, Graziano era una vera bandiera, una guida per giocatori, tifosi e dirigenza. Ignorare questo dramma personale e umano è un atto di profonda insensibilità». Il comunicato si conclude con un accorato appello affinché le autorità calcistiche tornino sui propri passi, evitando quella che sarebbe «una macchia indelebile nella storia del nostro sport».
QUANDO IL CALCIO DIMENTICA DI ESSERE UMANO
Quello che emerge chiaramente da queste prese di posizione è un sentimento unanime di amarezza e delusione verso un calcio incapace di fermarsi e riflettere. I tifosi, di entrambe le squadre, stanno lanciando un messaggio forte: il rispetto verso la vita e la morte dovrebbe sempre prevalere sugli interessi economici e sulle esigenze organizzative.
Stasera, quindi, a Bergamo non sarà il calcio a fare notizia, ma il silenzio e il vuoto sugli spalti. Un silenzio che urla più forte di qualsiasi coro e che interroga tutti noi, chiedendo se davvero questo è lo sport che vogliamo.








