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Xavier Jacobelli: "D'Amico è blindato dall'Atalanta. Su Gasperini..."
Oggi alle 16:50Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Xavier Jacobelli: "D'Amico è blindato dall'Atalanta. Su Gasperini..."

Milan-Atalanta si avvicina e con essa gli intrecci di mercato: Tony D'Amico resta un papabile per la direzione sportiva dei rossoneri e anche Gian Piero Gasperini, che potrebbe lasciare la Dea, è un nome accostato al Diavolo. Ne abbiamo parlato col noto giornalista Xavier Jacobelli. Ecco le sue parole a MilanNews.it.

Tony D'Amico sembra il preferito di Giorgio Furlani per il ruolo di direttore sportivo del Milan
"Grande dirigente, basti pensare che è recente il premio "Franco Janich" che si è aggiudicato come miglior direttore sportivo della passata stagione e questo certifica la sua bravura. Ha raccolto l'eredità di Giovanni Sartori onorandola nel modo migliore. L'estate scorsa, subito dopo l'infortunio a Scamacca, Luca Percassi l'ha voluto con sé con sé a Genova per l'ingaggio di Retegui, uno dei fiori all'occhiello del suo mercato".

Crede che si possa trattare con i Percassi per il via libera?
"Da quel che mi risulta è blindato dall'Atalanta e l'ingaggio di John Murtough, ex responsabile del vivaio del Manchester United, è una strategia che rafforza la posizione di D'Amico. Peraltro nel comunicato dell'Atalanta viene specificato che il nuovo dirigente verrà coordinato dal direttore sportivo Tony D'Amico". 

Intanto il tempo passa
"Quel che mi chiedo è: quanto bisogna aspettare per la scelta del direttore sportivo? Passano le settimane, mi stupisce la lentezza nella scelta di un uomo cardine. Il ds del Milan, chiunque esso sarà, è chiamato a fare scelte importanti, incominciando dall'allenatore e passando a diverse posizioni come quelle di Maignan, Theo e Leao. Questo temporeggiare mi stupisce".

Due anni senza direttore sportivo, ora la ricerca di una ds tradizionale.
"Da quando c'è stato quel brusco congedo, o meglio, licenziamento di Maldini e Massara, la situazione del Milan ha visto un progressivo deterioramento nella catena di comando. Pioli ha lasciato la squadra al secondo posto e in Champions, ora il Milan è nono".

Fino a qualche giorno fa sembrava mancasse solo il nero su bianco per l'arrivo di Paratici.
"Quel che mi aveva stupito è come il Milan, sapendo della squalifica fino al 20 luglio, continuasse su questa strada. Salvo poi accorgersi di quanto fosse accidentata".

Intanto c'è stato il colloquio con Tare. È un profilo che la convince?
"Tare sarebbe un direttore sportivo all'altezza del compito arduo che gli verrebbe affidato. Ha maturato una brillante esperienza alla Lazio, è libero e può agire da subito, ha contatti nazionali e internazionali".

Sembrava l'uomo scelto da Ibrahimovic, Furlani invece sta temporeggiando a riguardo dell'albanese
"L'importante è che il Milan prenda una decisione in fretta. Già ora la stagione è inferiore alle aspettative. Serve chiarezza societaria in materia di catena di comando".

Passando agli allenatori: Gasperini è un nome che è stato accostato al Milan. È da Milan o crede che la dimensione bergamasca sia quella più adatta a lui?
"Gasperini è all'altezza di guidare qualunque grande squadra. Lo ha dimostrato nei suoi 9 anni di Atalanta, i risultati parlano per lui. Ma bisognerà vedere l'evoluzione del suo rapporto con l'Atalanta".

Crede che possa anche restare per il decimo anno sulla panchina dell'Atalanta?
"Ha un contratto fino al 2026. Vero che ha già detto in più di un'occasione che la sua esperienza atalantina può non culminare in un prolungamento. Ma non mi stupirebbe affatto la conferma, non sarebbe la prima volta nel caso. Già dopo la vittoria in Europa League c'era la possibilità d'addio, poi l'incontro con Percassi e Pagliuca ha portato al rinnovo di contratto. L'esperienza mi insegna che in questo momento della stagione i rumors si moltiplicano, ma ora l'importante è chiudere in gloria questa stagione. I conti si faranno a fine maggio".