
El Tanque Denis infiamma la Dea: "Se vince lo Scudetto, festeggio in piazza. Retegui? Mi ha già superato..."
Ci sono partite che restano impresse nella memoria collettiva, ma anche nel cuore di chi le ha vissute da protagonista. Atalanta-Inter, per German Denis, è una di queste. L'ex attaccante argentino, amatissimo a Bergamo, ripercorre una sfida speciale che lo vide trascinatore con una tripletta a San Siro dodici anni fa, e lancia la Dea di Gasperini verso il sogno più grande: uno scudetto che sarebbe leggendario.
QUELLA TRIPLETTA STORICA ALL'INTER
Denis sorride ricordando il 7 aprile 2013: l'Atalanta, allora in lotta per la salvezza, era sotto 3-1 contro i nerazzurri di Stramaccioni, ma riuscì nell'impresa clamorosa. «Quella tripletta è stata una delle emozioni più grandi della mia carriera - confida a Gazzetta.it -. Sembrava finita, invece ci abbiamo creduto fino in fondo. Ricordo il rigore contestato, poi la rimonta completata: 4-3 per noi. Bergamo esplose, fu un'emozione unica».
ATALANTA DA SCUDETTO? IO CI CREDO
Ora il contesto è totalmente cambiato, con l'Atalanta in corsa per il titolo e Denis che non nasconde l'entusiasmo: «Questa partita con l'Inter è cruciale. Gasperini ha fatto un lavoro straordinario, oggi la Dea può davvero puntare allo scudetto. Non voglio dire troppo, ma se succede davvero, sarò il primo a scendere in piazza con i tifosi. Bergamo se lo merita».
RETEGUI BOMBER COME ME, ANZI MEGLIO
Denis ha parole di elogio per Mateo Retegui, l'attuale bomber nerazzurro che ha già raggiunto 22 gol: «L'avevo visto giocare in Argentina e già prometteva bene, ma sinceramente non pensavo potesse esplodere così in Europa. È fortissimo fisicamente, segna con continuità, mi rivedo un po' in lui. Però è già oltre il Denis del 2012, quando io mi fermai a 16 reti».
GASPERINI, UN RIMPIANTO PERSONALE
Un solo rammarico per l'ex bomber argentino: «Andai via proprio quando Gasperini arrivò nel 2016, ed è un peccato enorme non aver mai lavorato con lui. L’ho incontrato e gliel’ho detto: lui sorridendo mi ha risposto che avrei segnato molto di più con il suo gioco. Aveva ragione, Gasperini è il top».
BERGAMO NEL CUORE, PRONTO A TORNARE
A Bergamo Denis è rimasto, con la sua famiglia che ormai vive lì stabilmente. «Questa città è diventata casa mia, amo Bergamo e la sua gente. Ora che ho smesso, sto studiando per diventare direttore sportivo e non nascondo che sogno un giorno di tornare
all'Atalanta in questo nuovo ruolo. Sarebbe la realizzazione di un altro sogno».
Denis sarà presente domenica sera al Gewiss Stadium, pronto a sostenere quella che è stata, ed è ancora, la squadra della sua vita. Con un messaggio chiaro per la Dea: lo scudetto non è più solo un sogno, ma un obiettivo reale.







