Retegui, un bomber da sostenere: le nuove sfide di spalletti per valorizzarlo
La sconfitta con la Francia ha evidenziato uno dei problemi principali della Nazionale di Luciano Spalletti: l’isolamento di Mateo Retegui. Il modulo 3-5-1-1, che ha permesso all’Italia di ritrovare equilibrio dopo l’Europeo, spesso lascia troppo spazio tra il centravanti e il resto della squadra. Retegui, nonostante le sue qualità, fatica a brillare quando si trova senza il necessario supporto offensivo.
Spalletti ha centravanti che necessitano di essere accompagnati - spiega La Gazzetta dello Sport -, e Retegui non fa eccezione. Le linee compatte degli avversari, come la Francia, evidenziano l’urgenza di maggiore connessione tra il centrocampo e l’attacco. Nicolò Barella, spesso schierato sulla trequarti, ha una naturale inclinazione a retrocedere, lasciando Retegui isolato in avanti.
NUOVI VOLTI PER SUPPORTARE L’ATTACCO
Spalletti dovrà riflettere su eventuali alternative: attaccanti come Raspadori o Maldini, più abituati a muoversi sulla trequarti, potrebbero garantire maggiore fluidità al reparto offensivo. Anche il ritorno di Gianluca Scamacca a marzo potrebbe aprire scenari interessanti. La possibilità di schierare due punte, con Retegui affiancato da un compagno di reparto, potrebbe dare maggiore incisività all’attacco azzurro.
MIGLIORARE LA CONNESSIONE CON IL CENTROCAMPO
Per sfruttare al massimo le doti di Retegui, l’Italia dovrà lavorare sulla costruzione del gioco e sull’inserimento dei centrocampisti. Il ct ha già indicato giocatori come Ricci e Rovella come figure chiave per la regia, capaci di innescare con precisione il centravanti. Un centrocampo più propositivo potrebbe fare la differenza, aiutando Retegui a ricevere palloni giocabili e a incidere maggiormente.
UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’ATTACCO AZZURRO
Mateo Retegui resta un punto fermo per l’Italia. Il suo adattamento alle dinamiche della Nazionale e il suo istinto realizzativo lo rendono fondamentale per il futuro. Tuttavia, per sfruttare appieno il suo potenziale, servirà un approccio tattico più flessibile che lo sostenga nel suo ruolo da finalizzatore. Con quattro mesi di lavoro prima dei quarti di Nations League, Spalletti ha tempo per affinare le dinamiche di squadra e garantire a Retegui il supporto di cui ha bisogno per far volare l’attacco azzurro.