Gasperini a Sky: "Non avevo mai visto il Celtic così chiuso, ci è mancata qualità e lucidità sotto porta"
Al termine del pareggio a reti inviolate contro il Celtic, Gian Piero Gasperini ha offerto una disamina lucida della prestazione dell'Atalanta ai microfoni di Sky Sport, sottolineando la frustrazione per non essere riusciti a sbloccare la partita, nonostante le tante occasioni create. Il tecnico ha messo in evidenza l’importanza di mantenere alta l’attenzione difensiva – con la squadra che non ha subito gol per la terza gara consecutiva in Champions – ma ha anche ammesso che è mancata la precisione e la lucidità negli ultimi metri. In una partita dove il Celtic si è chiuso in difesa, Gasperini si è detto comunque soddisfatto della prestazione globale, pur consapevole che l’Atalanta avrebbe dovuto trovare il gol per portare a casa la vittoria. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
960620Mister, in studio si è parlato di una partita "stregata". Tante occasioni create, ma senza riuscire a concretizzare. Come analizza questo 0-0?
"Sì, è stata una di quelle partite dove, nonostante tutto il lavoro, il pallone non voleva proprio entrare. Abbiamo dominato sul piano del gioco, creato tante opportunità, ma ci è mancata la lucidità e forse anche un po' di fortuna. Nel primo tempo ci sono state occasioni limpide, ma purtroppo non siamo riusciti a capitalizzarle. Quando non sblocchi una gara del genere, diventa tutto più complicato."
Avete comunque mantenuto il clean sheet per la terza volta consecutiva in Champions League. È un dato che soddisfa?
"Certamente, non subire gol è sempre un aspetto positivo, e mantenere la solidità difensiva è fondamentale. Tuttavia, l’aspetto che pesa di più oggi è non aver segnato. Ci siamo trovati tante volte nell'area avversaria, ma senza riuscire a trovare la giocata decisiva. Personalmente, avrei preferito un 3-2 per noi piuttosto che un 0-0, perché il gol in Champions fa la differenza."
Nel primo tempo l’Atalanta ha creato più occasioni rispetto al secondo. Cosa è cambiato dopo l’intervallo?
"Forse nel secondo tempo siamo entrati con un po' di nervosismo. Quando sai di aver avuto occasioni nel primo tempo e non le hai sfruttate, può esserci la tentazione di forzare le giocate. Questo ci ha reso meno lucidi, e loro si sono chiusi sempre di più. Anche le energie sono venute meno, e questo ha reso tutto più difficile. Il Celtic si è difeso molto bene, mai li avevo visti così chiusi."
Ha fatto dei cambi nel secondo tempo cercando di dare una svolta. Come mai la scelta di togliere Retegui?
"Sì, ho cercato di variare qualcosa inserendo giocatori freschi e di classe, come De Ketelaere e Cuadrado, ma le cose non si sono sbloccate. Ho tolto Retegui perché avevo bisogno di forze nuove, anche se lui ha giocato bene. In questo momento stiamo chiedendo molto ai nostri attaccanti, tra campionato e coppe, ed è difficile per loro mantenere sempre lo stesso ritmo. Retegui, Lookman e De Ketelaere sono fondamentali per noi, ma in una partita come questa avevamo bisogno di fare qualcosa di diverso."
C'è stato anche un momento in cui sembrava che la squadra stesse perdendo equilibrio. L'inserimento di Samardzic come quinto ha destabilizzato un po' la difesa?
"Esattamente, ho provato ad azzardare un po' di più, mettendo Samardzic che non reputo una punta e a fare il quinto per sfruttare meglio i suoi spazi e il suo sinistro. Però stavamo rischiando troppo, perché eravamo stanchi in difesa e loro iniziavano a spingere. Kolasinac e Hien non erano al meglio, quindi c'era il pericolo di una beffa in contropiede. Alla fine ho preferito rimettere ordine con Cuadrado e cercare di mantenere il controllo."
Gasperini ha cercato di trovare soluzioni a una partita che si è complicata con il passare dei minuti, ma nonostante i cambi e la volontà di dominare, l’Atalanta non è riuscita a trovare il gol vittoria. Tuttavia, il tecnico vede il bicchiere mezzo pieno: la squadra ha dimostrato solidità difensiva e continuità di prestazione. Ora, l’obiettivo è riprendere fiato e concentrarsi sul campionato, con la consapevolezza che la fase offensiva ha ancora margini di miglioramento. "Quando i nostri attaccanti saranno al massimo, saremo una squadra più completa," ha concluso il tecnico bergamasco.
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