Le pagelle di Piantanida: "Ederson, il motore nascosto dell'Atalanta: la partita da Easter Egg"
Mentre i riflettori erano su Retegui, l'insostituibile centrocampista brasiliano Ederson ha silenziosamente guidato la squadra con una prestazione da incorniciare contro il Genoa. L'asso brasiliano dell'Atalanta brilla sotto traccia, ma per chi sa leggere tra le righe, la sua prestazione è la vera sorpresa del weekend. Ecco perché.
Quando si parla di prestazioni memorabili, spesso l'attenzione dei tifosi si concentra sui numeri evidenti: gol, assist e parate spettacolari. Ma nel calcio, come nella vita, ci sono dettagli che passano inosservati e richiedono uno sguardo più attento. È il caso di Ederson, centrocampista dell’Atalanta, che ha sfoderato una performance da "Easter Egg" nella vittoria per 5-1 contro il Genoa, un match che ha consacrato Mateo Retegui con una tripletta, ma ha mostrato anche il lavoro silenzioso e fondamentale del brasiliano.
La prestazione nascosta di Ederson
Come sottolineato nelle consuete pagelle di Frank Piantanida per Sport Mediaset, la partita di Ederson è stata paragonata a un "Easter Egg", una di quelle sorprese nascoste che solo gli osservatori più esperti possono apprezzare. Piantanida, che non manca mai di cogliere i dettagli più sottili, dice:
"La partita da Easter Egg, ve la spiego, ve la spiego: serie di funzionalità nascoste all'interno di un software, che sia un videogioco o il sistema operativo di Gasperini. In pratica, l'utente medio visualizza la tripletta di Retegui, quello più sgamato, la partita Easter Egg di Ederson." La valutazione? 8,5, segno che Ederson ha giocato ben oltre la semplice ordinarietà.
Un motore essenziale dell’Atalanta
Non è solo questione di numeri. Ederson è il tipico giocatore che mette ordine in mezzo al campo, coprendo ampi spazi, recuperando palloni e innescando le azioni offensive. Non brilla come una stella del firmamento, ma come un ingranaggio essenziale nel complesso meccanismo di Gian Piero Gasperini. Le sue qualità di regia, unite a una visione di gioco superiore, sono state decisive nell’arginare gli attacchi del Genoa e rilanciare l’offensiva nerazzurra.
Non a caso, Piantanida lo descrive come uno dei pilastri dell'Atalanta, capace di unire qualità e quantità con una disinvoltura sorprendente. La sua capacità di inserirsi senza palla e dare equilibrio alla squadra è una delle chiavi del successo atalantino in questo inizio di stagione. Se Retegui si è preso la ribalta, Ederson ha lavorato nell’ombra, garantendo quella fluidità tattica che è fondamentale per il gioco aggressivo e propositivo del tecnico nerazzurro.
Il valore strategico di Ederson per l’Atalanta
Con l’addio di alcuni pezzi pregiati, tra tutti quello di Koopmeiners, e il naturale avanzare dell’età di alcuni leader storici, giocatori come Ederson diventano imprescindibili. Non solo per il presente, ma anche per costruire il futuro. La sua versatilità gli permette di adattarsi a diverse situazioni tattiche, giocando sia come mediano puro che come trequartista aggiunto, permettendo a Gasperini di variare moduli senza perdere solidità.