Dea, occasione contro il Genoa per rilanciarsi: in difesa è emergenza, ma il tridente è pronto

Dopo la brillante prestazione in Champions League contro lo Shakhtar, l'Atalanta è chiamata a replicare in campionato. La sfida di oggi contro il Genoa rappresenta un’occasione importante per risalire la classifica e recuperare terreno sulle dirette concorrenti. Con il Napoli che ha allungato ieri, vincere contro il Grifone significherebbe accorciare le distanze su Lazio e Roma e approfittare di un turno favorevole.

EMERGENZA INFORTUNI: DIFESA DA RIORGANIZZARE
La situazione in infermeria però complica i piani di Gasperini. In difesa, nonostante i tentativi di recupero, Kossounou non sarà della partita. Ruggeri e Djimsiti si aggiungono alla lista degli indisponibili, costringendo il tecnico nerazzurro a ridisegnare il reparto arretrato. Rimangono disponibili Kolasinac e Hien, con l’opzione di un eventuale arretramento di de Roon a completare la linea difensiva.

LA FORMAZIONE: TRIDENTE IN VISTA
In attacco - scrive L'Eco di Bergamo -, sembra arrivato il momento di rivedere il tridente offensivo. Retegui, ex della sfida, è pronto a riprendersi un posto da titolare e tornare al gol dopo un breve digiuno. Occhi puntati anche su Samardzic, che dopo le ottime prove a Bologna e in Champions, potrebbe essere schierato dall’inizio per dare creatività e pericolosità al centrocampo atalantino.

GENOA IN DIFFICOLTÀ: UN’OCCASIONE DA NON SPRECARE
Il Genoa arriva al Gewiss Stadium in difficoltà, con una squadra incerottata e una classifica che inizia a preoccupare. I rossoblù sono in zona retrocessione e affrontano l’Atalanta senza alcuni titolari chiave, come Gudmundsson e Retegui, complicando ulteriormente le cose per Gilardino.

GASPERINI VS GILARDINO: UN DUELLO TRA EX
La sfida di oggi sarà anche un incontro tra due ex. Gasperini, con un lungo passato al Genoa, ritrova da avversario Gilardino, uno dei tanti tecnici che ha allenato nel corso della sua carriera. Se Gasperini cerca conferme e continuità per la sua Atalanta, Gilardino dovrà «sopravvivere» alle difficoltà di una squadra in piena crisi.