LIVE Carboni: "La classifica pesa, ma dopo che il Torino era andato in vantaggio abbiamo ripreso subito la partita"

Fra poco in conferenza stampa il difensore del Monza Andrea Carboni commenterà il pareggio con il Torino.

Che aria c'è nello spogliatoio?
“L’umore non po’ essere dei migliori perché non siamo abbastanza soddisfatti, non lo siamo appieno visto che siamo la sotto (nella parte più bassa della classifica, ndr) e qualche cosa ci manca. E’ stata una partita un po’ dura. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona gara e nei primi cinque minuti abbiamo avuto due occasioni importanti e i tiri sotto porta un po’ ci stanno mancando. Alla fine dobbiamo tenerci il punto perché il Torino è una squadra importante”.

Cosa avete fatto meglio e in cosa avreste potuto fare di più?
“Forse sulle palle inattive siamo prendendo tanti gol e in questo si può fare meglio. E anche sotto porta dobbiamo essere più cattivi perché non è la prima volta che sbagliamo delle occasioni. Ci stiamo lavorando perché è più una cosa mentale, ma se arriviamo là dobbiamo spaccare la porta perché la nostra classifica è quella che è. Di positivo c’è stato il gioco. Abbiamo fatto una buona partita anche a livello d’intensità e abbiamo avuto qualche occasione e per questo siamo soddisfatti, però il gioco non basta soprattutto con questa posizione in classifica: giocare peggio e vincer sarebbe meglio”.

In cosa il Toro vi ha messo più in difficoltà?
“Nel secondo tempo siamo un po’ calati e nell’intensità ci hanno messo un po’ in difficoltà. Ha influito per loro anche il fattore casa nel passare in vantaggio e poi ci hanno messo un po’ sotto, ma per fortuna abbiamo ripreso subito la partita e poi anche alla fine sono stati più intensi di noi e hanno avuto qualche occasione”.

Avete coscienza di una classifica non positiva e che va cambiata. Cosa a un certo punto vi fa arretrare come oggi nel secondo tempo?
“Da dentro come anche da fuori si vede questa paura di perdere e forse ci siamo abbassati un po’ troppo. La classifica non è un alibi però siamo là sotto e forse anche questo un po’ ci sta spaventando, ma ovviamente con le prestazioni ne usciremo e poi saremo più liberi”.

L’anno scorso Palladino aveva detto che era il giocatore che era cresciuto maggiormente e che lo aveva sorpreso di più. Sta ancora crescendo oppure ha trovato una sua stabilità?
“La crescita si può esserci anche a 37-38 anni: si può crescere sempre. No ci sono limiti e posso sempre migliorare. Quest’anno con mister Nesta mi può fare una mano dal punto di vista difensivo e può aiutarmi in tante cose. C’è sempre da migliorare e serve lavorare con umiltà cercando di fare sempre uno step in più”.