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Ascoli, Pulcinelli: "Questo club per me è come un figlio. Ma tutte le società sono in vendita"
Ospite dei microfoni di VeraTv il patron dell'Ascoli, Massimo Pulcinelli ha parlato sia del momento attuale del club bianconero che delle prospettive future:
“Le società di calcio sono tutte in vendita, nei giorni scorsi ho parlato con il presidente della Juve Stabia, mi ha detto di aver venduto il 51% del suo club alla Breda holding, società con la quale avevamo parlato anche noi. Ovviamente se si presentasse qualcuno serio e con le spalle abbastanza grandi per prendere il nostro posto, analizzeremo la possibilità di cedere il passo, altrimenti continueremo noi. Per me l’Ascoli è come un terzo figlio, ne ho solo due. L’Ascoli ha un valore attualmente di 15 milioni, per questo non se ne è fatto nulla con la Metalcoat che ci aveva fatto un’offerta ridicola. Ad inizio stagione non eravamo organizzati, abbiamo svolto il ritiro al Picchio Village perché pensavamo inizialmente di concludere la trattativa e che di seguito avrebbero pensato i nuovi acquirenti all’organizzazione del campionato. Invece non se ne è fatto nulla.
Noi facciamo il bene dell’Ascoli Calcio, ci mettiamo tutti i mesi i soldi e portiamo avanti l’impegno, il resto lascio alla piazza giudicare. Credo fermamente che se facciamo un buon campionato la piazza si ricompatterà, poi è ovvio che per chi ha dei pregiudizi, che magari vengono da lontano, allora diventa un altro discorso”.
“Le società di calcio sono tutte in vendita, nei giorni scorsi ho parlato con il presidente della Juve Stabia, mi ha detto di aver venduto il 51% del suo club alla Breda holding, società con la quale avevamo parlato anche noi. Ovviamente se si presentasse qualcuno serio e con le spalle abbastanza grandi per prendere il nostro posto, analizzeremo la possibilità di cedere il passo, altrimenti continueremo noi. Per me l’Ascoli è come un terzo figlio, ne ho solo due. L’Ascoli ha un valore attualmente di 15 milioni, per questo non se ne è fatto nulla con la Metalcoat che ci aveva fatto un’offerta ridicola. Ad inizio stagione non eravamo organizzati, abbiamo svolto il ritiro al Picchio Village perché pensavamo inizialmente di concludere la trattativa e che di seguito avrebbero pensato i nuovi acquirenti all’organizzazione del campionato. Invece non se ne è fatto nulla.
Noi facciamo il bene dell’Ascoli Calcio, ci mettiamo tutti i mesi i soldi e portiamo avanti l’impegno, il resto lascio alla piazza giudicare. Credo fermamente che se facciamo un buon campionato la piazza si ricompatterà, poi è ovvio che per chi ha dei pregiudizi, che magari vengono da lontano, allora diventa un altro discorso”.
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