Reyer femminile, Miccoli: "Bisognerebbe risollevare il movimento e Venezia sta lavorando bene su questo"

A Reyer Time torna anche il basket femminile. Infatti, dopo aver firmato l’accordo su base pluriennale con l’Umana, Maria Miccoli è stata ospite al podcast condotto da Pep Malaguti e Steve Giant.

Hai giocato in varie piazze, anche importanti. Su cosa pensi di essere migliorata in questi anni?

Sicuramente negli ultimi anni, dove ho avuto modo di giocare di più e avere più possibilità, nella sicurezza in campo. Il fatto di essermi presa qualche responsabilità in più, mi ha dato la sicurezza.

Sei riuscita a parlare con coach Mazzon?

L’ho sentito nel periodo in cui ho deciso di venire qui. Mi ha parlato degli obiettivi e del tipo di gioco che vuole fare. Sono veramente entusiasta di entrare in una grande realtà come quella della Reyer.

La Reyer ha anche un pubblico straordinario, un sesto uomo. Questa è una cosa bella per il femminile, che a volte non è seguito come il maschile. Da esterna, come vedi questa cosa?

E' un aspetto importantissimo. Dal campo ci si rende subito conto dove ci sono molti tifosi e dove mancano. Come hai detto, su molte piazze del femminile spesso mancano, ma di Venezia questo non si può assolutamente dire. Per ora, da avversaria, questo è stato un aspetto che si è fatto sentire.

A proposito di LBA, la Virtus Bologna ha cancellato la squadra femminile. Persino Ragusa non ci sarà, e sembra anche Roma. Per ora sono undici squadre, un grande peccato. Questo potrebbe essere un campanello d’allarme per cercare di rilanciare il basket femminile. Tu cosa ne pensi?

Purtroppo questi ultimi mesi non sono stati positivi per il basket femminile. Tante belle realtà stanno facendo fatica. Parlo da ex di Ragusa, per me è veramente triste. Spero che in qualche anno si riescano a risollevare. Sicuramente non è facile, l’impegno e l’onere per la società è tanto. Bisognerebbe risollevare in qualche modo il movimento femminile. Ho visto che negli ultimi anni la Reyer sta lavorando bene su questo. Speriamo di dare una mano a tutto il movimento femminile.