Okaka su Tudor: "Esigente in campo, simpatico fuori. È l'uomo giusto per questa Juve"

“Quando è arrivato a Udine ha passato i primi 10 giorni a osservarci singolarmente in allenamento, soprattutto a livello di approccio: voleva capire chi avesse più carattere, più voglia, chi avrebbe fatto di tutto per centrare la salvezza”. L’attaccante Stefano Okaka parla così dell’Igor Tudor conosciuto sei anni fa a Udine quando il tecnico arrivò a marzo e guidò la formazione verso una salvezza miracolosa: “Negli allenamenti è molto esigente, passa il tempo a caricarti e spronarti a dare il meglio. In spogliatoio poi è per distacco uno degli allenatori più simpatici che abbia mai avuto, scherza tanto, ma quando mette i piedi in campo si trasforma e diventa un’altra persona. - prosegue Okaka dalle colonne di Tuttosport - Per me è il tecnico più adatto per questo momento di transizione alla Juventus, conosce l’ambiente e può trasmettere tantissimo a livello di carattere. Se riuscirà ad affinare i tratti più spigolosi del suo carattere la qualificazione in Champions League arriverà".  

Okaka prosegue poi svelando un retroscena legato al secondo anno a Udine quando, vista l’ottima partenza si presentò con la camicia hawaiana nello spogliatoio spiegando che era già vestito per andare in vacanza spiegando che se avessero continuato così l’avrebbero fatto fuori di sicuro.

L’attaccante poi parla della possibile coesistenza fra Kolo Muani e Vlahovic: “Secondo me cercherà in tutti i modi di farli stare insieme, sono due attaccanti forti e non vedo perché dovere rinunciare a uno dei due. L'Inter è fortissima perché può contare su due punte del calibro di Lautaro e Thuram. - prosegue Okaka – E poi ha Yldiz, un altro fortissimo che per me dovrebbe giocare sempre, è un ragazzo giovane e di personalità che va responsabilizzato, sì, ma anche coccolato. Non ha senso massacrarlo”.