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Lautaro, un gol per sbloccarsi e rilanciare l'Inter: Inzaghi ha cambiato idea e lo lancia dal 1'
Siamo alla sesta giornata di campionato, ma l'Inter è già praticamente obbligata a vincere. Fosse soltanto per il ritardo accumulato in campionato, dopo due vittorie, due pareggi e l'ultima sconfitta nel derby col Milan. Ecco, ma è anche per questo motivo: archiviare il k.o. nella stracittadina milanese e rimettersi in carreggiata. E per farlo Simone Inzaghi è pronto ad affidarsi a Lautaro Martinez, il capitano, l'uomo che è stato trascinatore nell'annata dello Scudetto ma che quest'anno in campionato fa fatica e ancora non è riuscito a sbloccarsi. Inzaghi aveva accarezzato l'idea di lasciarlo in panchina, ma poi ha fatto dietrofront.
A proposito del Toro, proprio lui è il simbolo di un’Inter che, come il suo centravanti, è come se non si fosse ancora sbloccata. Ha avuto due lampi, contro Atalanta e Manchester City, per poi quasi rientrare nei ranghi. Un fattore è certamente la condizione fisica precaria di alcuni elementi, tra cui il capitano, appunto. Con onestà, il bomber argentino ha ammesso di essere in ritardo. E questa settimana senza impegni europei gli ha certamente giovato. È probabile, inoltre, che con un gol tutto potrebbe svoltare. E, dal punto di vista di Inzaghi, meglio che arrivi il prima possibile. Tanto che, dopo aver accarezzato l’idea di lasciarlo in panchina, nelle prove di ieri lo ha schierato tra i titolari.
Le ultime sull'Inter: Il derby è ormai alle spalle, per Simone Inzaghi la trasferta di Udine sarà la prima di un altro mini ciclo molto pericoloso. L'obiettivo è tornare subito a vincere, ma le scelte saranno operate anche in funzione di Stella Rossa e Torino. A centrocampo mancherà Barella, che punta a recuperare per la gara contro la Roma dopo la sosta di ottobre: spazio a Frattesi. È possibile un turno di riposo per Mkhitaryan, al momento comunque favorito su Zielinski. Calhanoglu in cabina di regia. Sommer tra i pali, in difesa Bisseck è favorito su Pavard: solito ballottaggio fra Acerbi e De Vrij. Sulla catena di sinistra, dato che Palacios ha ancora bisogno di tempo, sono da dispensare minuti di riposo: Bastoni, Dimarco e Carlos Augusto si giocano le due maglie, col brasiliano che può ricoprire entrambi i ruoli. Darmian dovrebbe tornare titolare sulla destra. In attacco, possibile l'impiego di Taremi dal primo minuto al posto di uno fra Lautaro e Thuram.
A proposito del Toro, proprio lui è il simbolo di un’Inter che, come il suo centravanti, è come se non si fosse ancora sbloccata. Ha avuto due lampi, contro Atalanta e Manchester City, per poi quasi rientrare nei ranghi. Un fattore è certamente la condizione fisica precaria di alcuni elementi, tra cui il capitano, appunto. Con onestà, il bomber argentino ha ammesso di essere in ritardo. E questa settimana senza impegni europei gli ha certamente giovato. È probabile, inoltre, che con un gol tutto potrebbe svoltare. E, dal punto di vista di Inzaghi, meglio che arrivi il prima possibile. Tanto che, dopo aver accarezzato l’idea di lasciarlo in panchina, nelle prove di ieri lo ha schierato tra i titolari.
Le ultime sull'Inter: Il derby è ormai alle spalle, per Simone Inzaghi la trasferta di Udine sarà la prima di un altro mini ciclo molto pericoloso. L'obiettivo è tornare subito a vincere, ma le scelte saranno operate anche in funzione di Stella Rossa e Torino. A centrocampo mancherà Barella, che punta a recuperare per la gara contro la Roma dopo la sosta di ottobre: spazio a Frattesi. È possibile un turno di riposo per Mkhitaryan, al momento comunque favorito su Zielinski. Calhanoglu in cabina di regia. Sommer tra i pali, in difesa Bisseck è favorito su Pavard: solito ballottaggio fra Acerbi e De Vrij. Sulla catena di sinistra, dato che Palacios ha ancora bisogno di tempo, sono da dispensare minuti di riposo: Bastoni, Dimarco e Carlos Augusto si giocano le due maglie, col brasiliano che può ricoprire entrambi i ruoli. Darmian dovrebbe tornare titolare sulla destra. In attacco, possibile l'impiego di Taremi dal primo minuto al posto di uno fra Lautaro e Thuram.
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