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Udinese, il pareggio con il Torino sa di occasione buttata. Serve ancora qualcosa per diventare grandi
lunedì 30 dicembre 2024, 09:21Editoriale
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Udinese, il pareggio con il Torino sa di occasione buttata. Serve ancora qualcosa per diventare grandi

Ancora una volta l’Udinese dimostra di avere il potenziale per ambire a qualcosa di più della semplice salvezza, ma spreca l’opportunità di fare quel passo decisivo verso la maturità. Il 2-2 contro il Torino, arrivato dopo un doppio vantaggio siglato da Touré e Lucca, non è solo un pareggio: è l’ennesima dimostrazione di una fragilità cronica che continua a frenare le ambizioni dei friulani.

Un vantaggio sprecato, un problema che si ripete. Partita in pugno, controllo del gioco, due gol di vantaggio. Sembrava la domenica perfetta, ma poi il buio: errori difensivi gravi, di quelli che non puoi concedere nemmeno in un’amichevole estiva, figuriamoci in Serie A. Il Torino, senza fare miracoli, ha ringraziato, sfruttando ogni occasione per rimettere in equilibrio con Adams e Ricci una gara che sembrava essere già chiusa.

Questa Udinese è un déjà vu continuo: crea, segna, ma non sa gestire. Quando non sono gli infortuni, sono i blackout difensivi. Se vuoi puntare a qualcosa di più della sopravvivenza, questi errori non sono tollerabili.

Mister Runjaic, va detto, ha portato un’identità a questa squadra e una classifica che, rispetto al disastro della scorsa stagione, è già un piccolo miracolo. Ma ora arriva il momento della verità: anche il tecnico (ieri influenzato) deve dimostrare di saper crescere. Il 3-5-2 non funziona, non dà solidità e spegne le potenzialità offensive di un reparto che, numeri alla mano, è il migliore del gruppo. Serve coraggio: il 3-4-2-1 di inizio stagione non sarà perfetto, ma è la strada da percorrere per sfruttare appieno il talento di gente come Lucca, Davis, Thauvin e Sanchez.

Difesa? Inutile girarci intorno: è il tallone d’Achille. Con Solet si spera di correggere almeno in parte i disastri, ma l’attesa non basta. Ehizibue e Zemura continuano a non dare certezze sugli esterni, compromettendo equilibrio e qualità. Non si può pensare di fare un salto di qualità senza rinforzi in queste zone del campo.

Il mercato di gennaio: occasione o illusione? Il mercato è alle porte, ma dalle stanze della dirigenza friulana non arrivano segnali di grandi investimenti. Eppure, questa squadra ha bisogno di interventi mirati: un esterno destro affidabile e, magari, un difensore. Le risorse non saranno infinite, ma la società deve capire che un piccolo sforzo potrebbe fare la differenza tra una stagione anonima e una da protagonisti.

È vero, la classifica è davvero buona. Ma i numeri non raccontano tutto. L’Udinese, oggi, è una squadra che può fare ancora di più. Non basta giocare bene per 45 minuti, non basta segnare due gol: bisogna saper chiudere le partite, soffrire con ordine, evitare gli errori banali. Runjaic ha un compito difficile: trasformare un gruppo promettente in una squadra che sa vincere. La stagione è ancora lunga, e il pareggio contro il Torino non deve essere solo un rimpianto, ma un punto di ripartenza. Il tempo per cambiare rotta c’è, ma non aspetta nessuno. Udinese decidi cosa vuoi fare da grande, l'opportunità per puntare in alto ce l'hai.