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UFFICIALE - Pereyra non è più un giocatore dell'Udinese
ieri alle 00:01Primo Piano
di Gabriele Foschiatti
per Tuttoudinese.it

UFFICIALE - Pereyra non è più un giocatore dell'Udinese

Dopo essere stato per anni il riferimento assoluto della squadra, Roberto "el Tucumano" Pereyra non è più un giocatore dell'Udinese

Ora è veramente finita: Roberto "El Tucumano" Pereyra non è più un giocatore dell'Udinese. Il contratto del veterano argentino non è stato rinnovato ed è quindi ufficialmente svincolato. Una scelta arrivata dopo che al nuovo tecnico bianconero Kosta Runjaic è stato dato il tempo di valutare adeguatamente il da farsi. Appare chiaro che il nuovo allenatore voglia puntare su profili diversi a centrocampo, ricostruendo dalle basi il reparto che vede in partenza anche Walace. Alle motivazioni tecniche si uniscono i problemi fisici dell'ex capitano bianconero, martoriato dagli infortuni nelle ultime stagioni, e il suo ingaggio comunque pesante. 

Per salutare come si deve una delle bandiere della storia recente dell'Udinese è doveroso ripercorrere alcune tappe della sua storia bianconera. Pereyra arriva a Udine nell'agosto del 2011 dal River Plate. Nel suo primo anno l'argentino entra in Serie A in punta di piedi: 11 partite, 1 gol, 1 assist. La prima rete arriva allo Stadio Friuli: Udinese-Lazio, 35esima di campionato. In pieno recupero i bianconeri sono avanti 1-0 e sugli sviluppi di un corner persino Marchetti è nell'area dei friulani per cercare il gol del pari. La difesa però allontana il cross e sulla palla va proprio Pereyra, che la raccoglie a centrocampo approfittando di un fischio dagli spalti che inganna il difensore facendogli credere la gara sia finita. L'argentino invece non rallenta e deposita nella porta sguarnita con un tiro di esterno da fuori area.

Già dalla stagione successiva "El Tucumano" diventa uno dei protagonisti della squadra, con 36 presenze, 5 gol e 2 assist nella sola Serie A. Numeri ripetuti nel campionato seguente, tanto da attirare gli occhi della Juventus che lo porta a Torino per un anno salvo poi cederlo al Watford. In Premier Pereyra si riconferma sugli stessi livelli e ci rimane 3 anni, prima di tornare ancora una volta a Udine nel settembre del 2020. Di nuovo protagonista, leader di uno spogliatoio giovane costretto a cambiare spesso, il Tucu diventa capitano e persino nella sua stagione statisticamente peggiore (2021/22) chiude comunque con 24 presenze, 3 gol e 5 assist. 

Indimenticabili alcune prove negli anni. Il gol nel finale al Sassuolo per il 2-0 finale del 6 marzo 2021 su assist di De Paul, la prestazione con gol del 3-0 e assist del 4-0 in Udinese-Roma del 4 settembre 2022: mancino all'incrocio e poi passaggio a rimorchio perfetto per Lovric, che cala il poker sui giallorossi. 

All'inizio di questa tormentata stagione sembrava che l'Udinese avrebbe dovuto fare a meno di lui, invece a settembre ancora una volta l'argentino ha fatto ritorno a Udine, una città che ama. La sua esperienza è stata fondamentale per dare un equilibrio alla rosa in un'annata complicatissima. Pesantissimo il suo rigore per l'1-0 in Milan-Udinese, così come la rete che ha aperto le marcature al Bluenergy Stadium contro il Bologna nella sfida dominata dai bianconeri e terminata 3-0. L'ultima rete, invece, in quella strana partita contro la Roma, interrotta per il malore di N'Dicka: scippato Huijsen, non è poi tremato davanti al portiere. E quando nelle ultime decisive gare il fisico gli ha detto ancora una volta "basta", il capitano ha continuato a dare tutto sé stesso dalla panchina, vestendo più volte i panni di "assistente" di Fabio Cannavaro per aiutare i compagni da bordocampo.

Non sarà facile salutarsi. Col Tucumano se ne andrà uno degli uomini simbolo della storia recente dell'Udinese. Uno dei più talentuosi, dei più divertenti, ma anche dei più fedeli e attaccati alla maglia. Non è escluso che poi, alla fine, questo sia solo un arrivederci. Se così non fosse però il minimo che possiamo fare è augurarti un buena suerte, Tucu.