BIVIO DRAMMATICO - Turris, promesse ancora disattese. L’ex Colantonio apre ad una soluzione istituzionale, ma i tempi sono strettissimi…

Nonostante gli annunci e le scadenze fissate dal socio unico della Sport and Leisure (società che detiene le quote della Turris), Ettore Capriola, durante l’incontro del 7 novembre con circa 150 tifosi al Liguori, ad oggi, 22 novembre, nulla di quanto prospettato in quell’occasione si è concretizzato. Infatti, nessuna delle tre opzioni messe sul tavolo per garantire il futuro della Turris è stata soddisfatta nei tempi e nei modi indicati.

LE SCADENZE DISATTESE. Capriola aveva parlato di due trattative per la cessione del club: una in fase avanzata, con termine fissato per il 15 novembre, e una seconda, da riattivare il 18 novembre, in caso di fallimento della prima. Entrambe non si sono verificate, nonostante annunci di chiusure imminenti che però, ad oggi, restano solo parole. Anche la terza promessa – il coinvolgimento del sindaco Mennella entro il 20 novembre per esplorare soluzioni istituzionali – è stata disattesa.

L'UNICA VIA: LA PISTA ISTITUZIONALE. Con il club biancorosso ridotto, a quanto sembra, sempre più all’agonia, come si evince dalle ultime sanzioni comminate della giustizia sportiva, l’unica strada percorribile appare sempre più quella di un intervento istituzionale guidato dal sindaco Luigi Mennella. Una consegna simbolica della squadra al primo cittadino potrebbe rappresentare l’estrema ancora di salvezza…

LA NUOVA APERTURA DI COLANTONIO. In questo senso va letta anche una nuova apertura dell’ex presidente Antonio Colantonio, che ad ambienti a lui vicini ha fatto sapere di essere disponibile per un ultimo e disperato tentativo di salvare il club biancorosso, in un discorso che coinvolgerebbe anche altre forze imprenditoriali locali. Questo quanto trapelato nelle ultime ore direttamente dall'ex patron biancorosso: “Turris? Sarei disposto a dare il mio contributo ad un'operazione di salvataggio se nuovamente coinvolto in un tavolo istituzionale. Ovviamente tenendo in considerazione i tempi strettissimi per eventuali interventi e la necessità di verificare la situazione attuale del club…”. Tra l'altro lo stesso Colantonio già settimane fa partecipò ad un incontro istituzionale insieme a Capriola, con il sindaco Mennella a fungere da garante. Proprio il primo cittadino di Torre del Greco commentò così a mezzo stampa l'evolversi di quel summit: "Colantonio ha mantenuto gli impegni, Capriola a quanto pare no..." 

UNA DECISIONE NON PIÙ RIMANDABILE. Il tempo stringe. Con una Turris che appare moribonda e tifosi ormai esasperati, le parole non bastano più. E le scadenze incombono (quella del 30 novembre per la ricapitalizzazione, operazione imprescindibile in prospettiva dell’eventuale iscrizione al prossimo campionato di serie C; quella del 16 dicembre, prossima scadenza federale per il pagamento di stipendi, oneri contributivi e ritenute fiscali), con lo spettro della radiazione, non ancora scongiurato, che continua a minare la serenità di squadra e tifosi. Tanto che, per i meno ottimisti, il destino sembra già irrimediabilmente segnato...