Turris, la cessione è questione di prezzo. Capriola: "Non c'è stata intesa con il gruppo di Ievolella. Altre due trattative in ballo..."
Dopo l’uscita allo scoperto di Sergio Ievolella, consulente finanziario di Benevento in rappresentanza di un gruppo d’imprenditori interessati a rilevare la Turris ma ritiratisi dall’operazione per una controfferta, pervenuta dalla parte cedente, considerata “inaccettabile” (CLICCA QUI), arriva la risposta di Ettore Capriola, riportata da Il Mattino Web.
Il dirigente responsabile della gestione del sodalizio corallino, amministratore unico e legale rappresentante della Sport and Leisure, «proprietaria della Turris», non ha proferito alcun commento sulla batosta deferimento/penalizzazione, oltre a ragioni e dinamiche dei recenti eventi che hanno violentemente scosso la Turris, ma ha fatto sapere che “attualmente ha in corso due trattative riservate, con soggetti referenziati del settore calcistico, al fine di garantire la stabilità della società partecipata. Si ipotizza che i primi responsi delle trattative si potranno avere a partire dal 15 novembre”. Quindi una precisazione: “L’ulteriore trattativa con un soggetto mai palesatosi, rappresentato dal beneventano Sergio Ievolella, si è svolta nei parametri economici della manifestazione d’interesse proposta il 30 ottobre, ma purtroppo non c’è stato incontro tra domanda ed offerta".
La notizia derivante dalle ultime dichiarazioni, quindi, come riportato da Il Mattino, “è che la eventuale cessione della Turris sarà a titolo oneroso. A differenza di quanto accaduto – a luglio – per i pacchetti (pressoché totalitari) di Colantonio, Cefariello e Piedelaplumbo. Tutti ceduti a costo zero. Mentre Di Franco (che ha ceduto il 10%) ha attivato una procedura esecutiva per ottenere il proprio saldo e le scadenze di D’Oriano (ha ceduto il 7% delle quote) non sono ancora maturate”.
“La società Sport and Leisure s.r.l., che ha salvato la Turris dalla certa scomparsa nel giugno 2024, ha fatto richieste giuste per la cessione delle quote", questa la precisazione di Capriola. “Non sono vere le notizie di richieste di cifre stratosferiche ma solo il recupero parziale delle somme investite per salvare la Turris”.