
Jacobelli sul nuovo acquisto granata: "Casadei, predestinato e incedibile: davvero"
Nel suo fondo su Tuttosport, Xavier Jacobelli parla della convocazione in Nazionale di Casadei: "Dite voi se non sia un predestinato all’azzurro un ragazzo che a 15 anni gioca 10 partite nell’Under 16; a 16 anni entra nell’Under 17; a 17 anni passa nell’Under 18; a 18 anni sale nell’Under 19; a 19 anni entra nell’Under 20, con la quale diventa vicecampione del mondo in Argentina e vince il Pallone d’Oro e la Scarpa d’Oro del torneo finale che lo proclama miglior giocatore e miglior marcatore; torna dal Sudamerica e, sempre a 19 anni, viene convocato nell’Under 21; adesso che gli anni sono appena diventati 22, compiuti il 10 gennaio scorso, Spalletti lo chiama per Italia-Germania, insieme con l’altro granata di grande prospettive, Samuele Ricci".
Prosegue: "I due anni in Inghilterra, scanditi anche dai prestiti al Reading e al Leicester hanno favorito il processo di crescita umana e professionale di un ragazzo dalle idee chiare, come gli obiettivi che si prefigge di raggiungere. La Nazionale era fra questi, non ne aveva fatto mistero al suo arrivo a Torino. Se l’è guadagnata sul campo. La migliore smentita alla vulgata secondo la quale il nostro calcio sia povero di talenti, a causa dell’imponente presenza straniera nel massimo campionato".
In chiusura: "Le cronache di mercato raccontano che Il Toro abbia già respinto gli interessamenti di Fiorentina, Milan e Napoli, facendo sapere quanto il neo azzurro non sia in vendita. Bene. Benissimo. Purché in estate, ad onta di un contratto siglato fino al 2029, non si ripetano i casi Buongiorno e Bellanova, ufficialmente dichiarati incedibili, eppure clamorosamente ceduti. A pensar male si fa peccato, però, spesso s’indovina, ammoniva Andreotti. La gente del Toro può confermare".
Prosegue: "I due anni in Inghilterra, scanditi anche dai prestiti al Reading e al Leicester hanno favorito il processo di crescita umana e professionale di un ragazzo dalle idee chiare, come gli obiettivi che si prefigge di raggiungere. La Nazionale era fra questi, non ne aveva fatto mistero al suo arrivo a Torino. Se l’è guadagnata sul campo. La migliore smentita alla vulgata secondo la quale il nostro calcio sia povero di talenti, a causa dell’imponente presenza straniera nel massimo campionato".
In chiusura: "Le cronache di mercato raccontano che Il Toro abbia già respinto gli interessamenti di Fiorentina, Milan e Napoli, facendo sapere quanto il neo azzurro non sia in vendita. Bene. Benissimo. Purché in estate, ad onta di un contratto siglato fino al 2029, non si ripetano i casi Buongiorno e Bellanova, ufficialmente dichiarati incedibili, eppure clamorosamente ceduti. A pensar male si fa peccato, però, spesso s’indovina, ammoniva Andreotti. La gente del Toro può confermare".
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