
Il risultato c’è, la prestazione meno: il Torino è stato troppo fragile con l’Empoli terzultimo
Al Torino sono serviti 70 minuti per segnare un gol all’Empoli riuscendo poi a mantenere il vantaggio fino alla fine. Si fosse trattato di un avversario fra quelli che bazzicano nei primi posti in classifica ci sarebbe da essere contenti, ma con la terzultima non del tutto, anzi poco. Che sarebbe stata una partita difficile lo aveva ampiamente detto mister Vanoli alla vigilia, ma quello che è mancato nel primo tempo, oltre alla precisione balistica, è stata la mentalità: approccio molle a fronte di una squadra che aveva recuperato il baluardo difensivo Ismajli, ma da tempo è priva di parecchi titolari e che non vinceva dall’8 dicembre, anche se in Coppa Italia eliminando la Juventus era approdata alla semifinale, e che segna con il contagocce.
Al Torino è bastato non avere in campo Lazaro, recuperato all’ultimo dalla botta presa alla caviglia nella scorsa gara con il Parma e quindi fatto accomodare inizialmente in panchina, per andare in difficoltà patendo il cambio dell’assetto, dal 4-2-3-1 al 4-3-3, con Vlasic largo, non a suo agio in quella posizione, e Gineitis a sacrificarsi su Pezzella e per fare le giocate di prima verso Adams, per sopperire all’assenza dell’austriaco, che in rosa non ha un sostituto con le stesse caratteristiche. “Non abbiamo in squadra un giocatore come Lazaro capace di fare quel ruolo lì (trequartista a destra, ndr) che ci dà veramente equilibrio” spiegava alla vigilia l’allenatore.
Indubbiamente il Torino con gli innesti arrivati nel mercato invernale, Biraghi, Casadei e Elmas, ha innalzato il tasso qualitativo, ma continua a patire ogni minimo cambiamento.
Per cercare di sbloccare il risultato e anche sopperire al risentimento all’adduttore della coscia destra di Walukiewicz, che già in settimana aveva avuto dei problemi, Vanoli nella ripresa ha sostituito il polacco con Masina ritornando all’antico con la difesa a tre e questo ha un po’ aiutato la squadra. A fine gara il tecnico granata ha puntato l’attenzione sui 10 punti conquistati nelle ultime 4 partite “non sono pochi” pur ammettendo le difficoltà e l’essere “partiti con un po’ di timore”. L’Empoli è entrato subito in partita, spinto dalla necessità di fare punti per salvarsi, ed arrivava quasi sempre sulle seconde palle, mentre il Torino ha faticato a trovare il ritmo e a impostare la fase offensiva, anche perché manovrava lentamente e in modo ben poco produttivo. Per fortuna dei granata gli avversari non sono stati precisi sotto porta anche nel finale quando per cercare di recuperare lo svantaggio hanno schiacciato il Torino nella propria metà campo costringendolo a giocate all’indietro e non sempre precise, cosa che ha fatto mugugnare i tifosi non soddisfatti di un tale atteggiamento. Il rumoreggiare del pubblico ha un po’ infastidito Vanoli che con eloquenti gesti ha chiesto alla Curva Maratona di continuare a sostenerle la squadra.
Di positivo l’invenzione di Vlasic, il quasi gol di Masina annullato per fuorigioco dello stesso italo-marocchino e comunque, come detto, il risultato ottenuto in una partita sporca. Ed è proprio da questo che, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, dovrà ripartite il Torino dovendo vedersela con un avversario decisamente più impegnativo e che sta lottando per un posto in Champions: la Lazio.







