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ESCLUSIVA TG – Venturin: “Il Toro trarrebbe beneficio se riuscisse ad essere aggressivo con la Lazio. Sarà una gara complicata per entrambe”
lunedì 31 marzo 2025, 12:00Esclusive
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

ESCLUSIVA TG – Venturin: “Il Toro trarrebbe beneficio se riuscisse ad essere aggressivo con la Lazio. Sarà una gara complicata per entrambe”

Giorgio Venturin è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Venturin è calcisticamente cresciuto nelle giovanili del Torino e poi ha giocato in prima squadra dal 1991 al ’94 e successivamente è andato alla Lazio nella stagione ‘94-‘95 per poi tornarvi dal ‘96 al ’99 e in seguito ha indossato ancora la maglia granata dal 2000 al 2002. Con lui si è parlato della gara di questa sera fra le sue ex squadre.

Provando a pensare come si potrebbe svolgere Lazio-Torino come si immaginerebbe la partita?
“Prevedo una partita complicata per entrambe le squadre, nel senso che la Lazio arriva da una sonora batosta, prima della pausa del campionato per gli impegni della Nazionale, di 5-0 con il Bologna, quindi, secondo me, in questo momento magari non stanno attraversando un grande periodo di forma. Poi il post Nazionale è sempre un'incognita perché tutti i giocatori che vengono prestati alle varie Nazionali non si sa come rientrano. Per questo dico che per entrambe le squadre sarà una partita non semplice”.

Dal punto invece di vista tattico il Torino è già da un po' di tempo che ha cambiato modulo, è passato alla difesa a 4, quindi cosa si può prevedere che possano fare Baroni e Vanoli?
“Vanoli ha trovato, tra virgolette, la quadra con la difesa a 4, il centrocampo formato da due mediani, più 3 trequartisti e una prima punta e questo ha dato buoni frutti per cui credo che Paolo continuerà su questa strada ed è giusto così perché quando trovi la formazione tipo e il gioco viene anche interpretato bene a livello tattico l'allenatore rimane convinto delle sue scelte e non cambia.
Per quanto riguarda Lazio, anche loro ogni tanto alternano la disposizione in campo e hanno anche provato il centrocampo a tre, però Baroni ultimamente si è affidato agli storici dietro e la difesa è abbastanza consolidata e poi con Rovella e Guendouzi in mezzo al campo e anche loro giocano con le tre mezze punte e una prima punta che però non si sa chi sarà perché Castellanos si era infortunato e quindi ci saranno delle scelte da fare da parte di Baroni”.

Quindi è probabile che vedremo le squadre schierate a specchio?
“Sì, e andranno a ricoprire le stesse zone di campo quindi presumo che ci saranno tanti duelli anche individuali, che poi sono quelli che fanno la differenza”.

Ma in questo caso come si potrà cercare di aggredire lo spazio per portarsi davanti e segnare?
“Dipenderà da come vogliono entrambi gli allenatori interpretare la partita, se sarà una partita un po' più d'attesa oppure se proveranno ad attaccare l'avversario nelle zone alte dell'area avversaria. Sono cose che vengono preparate e studiate, poi a volte non sempre si riesce a fare esattamente ciò che si è provato in settimana perché molto dipende dalla condizione atletica, dall'atteggiamento dei giocatori e come sappiamo le varianti nel pallone sono sempre tante”.

In questo periodo quali sono i punti di forza del Torino e della Lazio?
“La Lazio fino alla giornata nefasta di Bologna, dove ha preso 5 gol, e in precedenza quella con l’Inter, con 6 reti subite, sembrava che avesse una difesa abbastanza consolidata, a livello numerico non subiva così tanti gol e poi hanno trovato Isaksen che sta dimostrando di essere un giocatore che a volte può fare la differenza. Quindi tra la difesa e qualche giocatore offensivo questa era un po' la forza che è riuscita a mettere in campo nella prima parte di stagione la Lazio. Per quanto riguarda il Toro mi sembra che dopo il cambio tattico forse la difesa sta tenendo su il gruppo grazie anche al portiere Milinkovic-Savic che sta facendo bene e para anche i rigori e poi nelle ultime dieci partite la squadra ha sempre segnato”.

Qualche errore in fase difensiva un giocatore o un altro del Torino lo commette quasi sempre, questo è forse un punto un po’ dolente?
“Devo essere sincero, ultimamente non ho visto tutte le partite del Torino, di alcune solo spezzoni. Gli errori dei singoli fanno parte del gioco ed è normale che quando c'è l'errore del singolo si dica che ha sbagliato, però mi sembra che a livello organizzativo e di compattezza di gruppo Vanoli abbia la situazione sotto controllo”.

Vanoli con gli arrivi di Casadei e Elmas soprattutto è riuscito ad avere maggiore consistenza in fase offensiva e a sopperire alle difficoltà che si erano create dopo l'infortunio di Zapata.
“Infatti il Toro era partito molto bene obiettivamente, poi ha avuto questo calo probabilmente anche dovuto a qualche infortunio ed è chiaro che quando perdi un giocatore importante come Zapata, è come togliere Lukaku al Napoli o un altro giocatore importante a ogni squadra, sia inevitabile che insorgano delle problematiche. Detto questo, penso che Casadei e Elmas siano giocatori di qualità, quindi quando in un gruppo che sta comunque facendo abbastanza bene inserisci giocatori di qualità è ovvio che tutta la squadra ne tragga  beneficio”.

Per chi sarà più complicata la partita di questa sera?
“Sulla carta probabilmente è più complicata per la Lazio perché arrivare da una sconfitta così clamorosa pesa sempre sull'umore dei giocatori. Bisognerà capire come sono rientrati i giocatori dalle Nazionali e vedere a livello atletico come stanno per cui credo che inizialmente magari qualche timore potrà averlo di più la Lazio”.

Quindi forse il Torino dovrebbe iniziare subito un po' aggressivo sul piano del gioco?
“Se i giocatori ce la fanno sarebbe l'ideale, ma tutti gli allenatori sperano che la propria squadra sia sempre super aggressiva, che non faccia respirare l'avversario, poi è ovvio che metterlo in pratica è sempre più complicato. Però se il Toro farà una partita un pochino più offensiva, più aggressiva sicuramente potrebbe tranne beneficio”.

Cambiando argomento e parlando di lei, dopo tanti anni in Figc ha seguito Roberto Mancini in Arabia Saudita che esperienza è stata?
“Per dieci anni sono stato in Federazione alternandomi tra l'Under 21 e la prima squadra e poi a dicembre 2023 Mancini mi ha chiamato e mi ha proposto di andare con lui in Arabia Saudita e io ho accettato e siamo rimasti lì un annetto. E’ stata un’avventura bellissima, un’esperienza unica vivere a Riyad e ho potuto girare vedendo parecchi posti. Devo dire che mi sono anche un po' divertito e ho conosciuto un mondo obiettivamente per noi italiani assolutamente e ho conosciuto un calcio un pochino differente perché la parte medio orientale e asiatica per noi italiani e europei è un pochino sconosciuta sotto certi punti di vista”.

Dove troveremo Giorgio Venturin nel prossimo futuro?
“In questo momento sono in standby e  vediamo cosa succederà. Non sarà facile perché Mancini in questa avventura in Arabia Saudita ha avuto la possibilità di portare molti collaboratori, ma non credo che potrà farlo in futuro perché eravamo veramente molti e quindi qualcuno si dovrà arrangiare diversamente”.

Quindi lei rimane legato a Mancini?
“Legato se ci sarà bisogno, però non è detto che avvenga nella prossima avventura o nel prossimo impegno quando arriverà perché, secondo me, Mancini probabilmente l'anno prossimo allenerà da qualche parte e non so se riuscirò ad andare con lui, lo vedremo quando succederà”.

Una Nazionale o club?
“Una Nazionale la vedo un pochino dura, più facile che Mancini trovi un club da allenare, però al momento da quello che so io non ha ancora niente di concreto”.

Ma se qualcuno chiamasse lei, che cosa farebbe?
“Valuterei la proposta per quello che mi compete. Da una vita mi occupo di scouting, dello studio degli avversari, del monitoraggio dei propri giocatori. L'ideale per me probabilmente sarebbe riuscire a rientrare in Federazione, però è una cosa che in questo momento non è all'ordine del giorno”.