Gerarchie ribaltate: Karamoh verso un'altra maglia dal 1', è sfida tra Adams e Sanabria
Da quando si è fatto male capitan Zapata, il tecnico Vanoli le ha provate tutte nel reparto offensivo. Al netto della mancanza di un sostituto con le caratteristiche del colombiano, con la ricerca del direttore tecnico Davide Vagnati che va proprio in questa direzione durante il mercato di riparazione, l’allenatore non è più riuscito a trovare una soluzione per il Toro, con la media punti che è precipitata e la squadra che non sta più segnando come all’inizio. Anzi, le due reti segnate nelle ultime otto giornate di campionato rappresentano il dato peggiore di tutta la serie A. Così Vanoli sta cercando di mischiare le carte, nelle ultime settimane le gerarchie del reparto sono cambiate. Senza Zapata, le due certezze erano rappresentate da Sanabria e Adams, eppure adesso le due punte si ritrovano in ballottaggio l’uno con l’altro.
Negli ultimi 180 minuti, infatti, l’intoccabile là davanti è diventato a sorpresa Karamoh. “Ha fatto un’ottima partita, lo spirito deve essere proprio questo” diceva Vanoli a proposito del francese dopo la sconfitta contro il Bologna. E, in effetti, dal classe 1998 sono arrivati segnali confortanti nelle sfide contro l’Empoli e contro i rossoblu, anche se il difetto resta sempre lo stesso. Il Toro non segna e gli attaccanti faticano, basti pensare che l’ultima rete di Karamoh risale allo scorso 7 aprile quando era in prestito al Montpellier mentre in granata non timbra addirittura dal 27 maggio del 2023. Ad Adams va un po’ meglio perché si è sbloccato con la perla di Empoli, Sanabria invece è a digiuno da metà ottobre e Njie resta ancora la classica carta da giocarsi a gara in corso per provare a spaccare la partita. Così, anche per la trasferta di Udine si va verso la conferma di Karamoh, con lo scozzese e il paraguaiano in ballottaggio per affiancarlo. La scelta tocca a Vanoli, anche se alla fine basta che qualcuno là davanti segni per provare a chiudere il 2024 con un risultato positivo.