Il Torino contro l’Udinese ha guadagnato un punto per la classifica ma ne ha persi due come al solito scelleratamente
Il match del Torino con l’Udinese è un po’ il riassunto di questa prima parte del campionato dei granata: subire gol per errori nel marcare e fare gol che esprimono in parte il potenziale che ha la squadra. Di questo pareggio si può tenere la reazione che ha evitato la sconfitta, ma ben poco altro. E pensare che il Torino aveva approcciato discretamente alla gara non permettendo più di tanto ai padroni di casa di esprimere il proprio gioco poi però i soliti limiti gli hanno impedito di rendersi pericoloso dalle parti dell’area altrui. Tiro-cross di Karamoh (1’), conclusione di Pedersen (4’) e un altro tiro di Karamoh (10’) con Sava che è intervenuto senza dover fare chissà quali parate: ordinaria amministrazione se si è un portiere di Serie A. E ancora altre occasioni mal sfruttate di giocatori di Vanoli: Karamoh non arriva su un cross di Vlasic (13’), Adams è in ritardo su un’imbucata di Karamoh (14’), un tiro alto di Karamoh (16’), una conclusione di Karamoh murata da Kabasele (20’), Vlasic che di fa anticipare in uscita da Sava (32’), un pallone messo in mezzo da Pedersen e allontanato dagli avversari (35’) e Sosa che non inquadra la porta (36’). Tradotto nei primi 10 minuti il Torino almeno ha costretto Sava a fare un paio di parate e poi nei successivi 25 ha sprecato. Nel frattempo Milinkovic-Savic è stato quasi inoperoso: ha anticipato Lovric (1’), un tiro di Lovric che finisce sul ginocchio di Ehizibue e va fuori (10’), un cross di Lovric deviato di pugno da Vanja (13’), una conclusione di Thauvin murata da Sosa (18’), un rasoterra di Thauvin sul fondo (26’) e una palla in area di Lovric con nessun compagno che la raccoglie (34’).
Poi soliti errori difensivi a cavallo fra il primo e il secondo tempo che hanno favorito il doppio vantaggio dell’Udinese. Thauvin batte un angolo, spizzata di testa di Bijol con Vlasic che ha cercato di contrastarlo però è stato sovrastato e in spaccata col sinistro Touré ha segnato con Karamoh che inspiegabilmente ha smesso di marcarlo (41’). Or dunque Vlasic e Karamoh potevano fare molto meglio, ma dov’erano i difensori granata? E mai possibile che su un calcio d’angolo non fossero pronti ad intervenire allontanando la palla? Evidentemente no. Ma anche se sotto di un gol il Torino ha subito provato a reagire con Adams che ha crossato di potenza, ma è stato attento Kabasele a deviare (43’) e in pieno recupero Ricci da 25 metri ha tirato costringendo Sava a deviare in angolo (46’). Ancora un contropiede dell’Udinese con Ehizibue che non è arrivato su un pallone di Thauvin (47’). Vanoli subito è corso ai ripari e nella ripresa ha mandato in campo Ilic per Gineitis e Lazaro per Pedersen passando al 4-2-3-1 in modo che Vlasic agendo da trequartista potesse avere più libertà di movimento per trovare più sbocchi coadiuvato anche dai due subentrati che ci hanno provato a combinare qualche cosa di buono con un retropassaggio di Lazaro per Ilic che però entrato in area è stato fermato da Touré (47’). Maripán ha poi stoppato Thauvin, che era stato smarcato da Ekkelenkamp (48’). Però prima è arrivato il secondo gol dell’Udinese e ancora una volta su sviluppo da calcio d’angolo: batte Thauvin, dormita collettiva colossale della difesa granata e così Lucca ha saltato indisturbato e di testa incrociando sul secondo palo l’ha messa dentro (49’). Vanja sull’angolo poteva fare qualcosa andando ad arpionate il pallone e i compagni pure. E pensare che Vanoli alla vigilia aveva chiaramente detto che bisognava prestare attenzione ai calci piazzati e in particolare agli angoli perché l’Udinese ha giocatori capaci e parecchi altri sopra il metro e novanta. Ma qualcuno al Torino sta attento a quello che dice il mister? Evidentemente non abbastanza visto che scelleratamente sono stati presi altri due gol e proprio in questo modo.
Alzi la mano chi a quel punto ha pensato che la partita potesse essere aggiustata dal Torino anche perché subito dopo Lucca ci ha riprovato, ma almeno questa volta Coco non si è fatto sorprendere al limite dell’area (51’). Per fortuna del Torino anche gli avversari si sono fatti contagiare dalla disattenzione difensiva e così sull’angolo battuto da Ricci è arrivato Adams che ha provato il tiro respinto da Sava e poi sulla ribattuta gli ha fatto passare il pallone fra le gambe e ha accorciato le distanze (53’). Gli uomini di Runjaic anziché reagire hanno creduto che il vantaggio potesse bastare, mentre quelli di Vanoli hanno capito che potevano evitare l’ennesima sconfitta, sarebbe stata la nona in diciotto partite. Cross di Vlasic per Karamoh intercettato da Zemura (56’). Tiro di Ricci da fuori area che è finito di non molto a lato (56’). Coco che ha deviato un cross dal fondo di Thauvin (57’). Vanja in presa alta ha intercettato un angolo di Thauvin (59’). Ed ecco che i granata hanno sfoderato la seconda azione vincente: cross di Lazaro respinto male da Ehizibue con Adams che dopo aver stoppato si è inventato una giocata che ha liberto Ricci che di prima intenzione con una rasoterra ha infilato la palla, di fatto imprendibile, alla sinistra di Sava (64’). A seguire progressivamente entrambe le squadre hanno più pensato a tenersi il punto che a vincere la partita. Con Vanoli che nel finale è tornato al 3-5-2 con i successivi cambi: Linetty per Vlasic e Dembélé per Sosa (83’) e Sanabria per Karamoh (90’). La difesa bianconera ha liberato su un passaggio di Adams, smarcato da Ilic, per Karamoh (66’). Un tiro dalla distanza di Coco è finito decisamente a lato (68’). Un pallone di Lucca tirato in bocca a Vanja (69’). Una punizione di Ilic deviata da Bijol (73’). Vojvoda ha interrotto provvidenzialmente una giocata pericolosa di Thauvin (78’). Vicino all’area Abankwah ha allontanato un pallone che Vlasic sta provando a controllare (80’). Una conclusione di Lazaro andata oltre il palo (85’). Lucca è stato anticipato sul passaggio di Kamara, ma la palla è arrivata a Sanchez che da 25 metri l’ha mandata abbondantemente sopra la traversa (91’).
E così Udinese-Torino è finita 2 a 2 e tutti hanno qualche cosa di cui rammaricarsi e per questo devono prendersela con se stessi.
Il punto permette al Torino di continuare a galleggiare a metà classifica (è al 10° posto insieme alla Roma) e in proiezione futura, a un giornata dalla fine del girone d’andata, i 20 punti fin qui ottenuti, se saranno bissati in quello di ritorno, garantiranno l’aritmetica salvezza che di solito è fissata a quota 40, ma è molto probabile che la soglia sufficiente sarà un po’ più bassa visto che il Cagliari che è terzultimo ha 14 punti, il Venezia penultimo 13 e il Monza fanalino di coda 10.
Il mercato di gennaio apre fra tre giorni, giovedì 2, e sta a Cairo decidere se vuole investire qualche sodo per non rendere una pena la seconda metà del campionato oppure se continuare a far barcamenare la squadra in questo modo tanto poi la salvezza arriva per inferiorità altrui.