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tmw / torino / Primo Piano
LIVE Vanoli: "Ci è mancata la pazienza e il coraggio. Avemmo dovuto cercare ancora di più i quinti"
Oggi alle 15:25Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin

LIVE Vanoli: "Ci è mancata la pazienza e il coraggio. Avemmo dovuto cercare ancora di più i quinti"

L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa commenterà la partita con la Lazio.

E' arrabbiato per gli errori e le leggerezze che sono costate care?
"Hai detto bene e l'ho detto ai ragazzi: mi dà fastidio e non lo capisco. Nel primo tempo, come contro l'Empoli, sulle seconde palle, il combattere sui contrasti e soprattutto la non pazienza di far girare la palla per trovare le punte. C’erano tutti gli spazi per farlo con un po’ più di pazienza. E' una squadra che quando non vengono le cose abbassa l'autostima finché non succede qualche cosa. Su questo dobbiamo crescere tanto. Nella ripresa abbiamo dimostrato che, contro un’ottima squadra, possiamo starci, ma dobbiamo avere il coraggio di continuare a giocare. Mi dà fastidio quando qualcuno si nasconde: bisogna avere il coraggio e abbiamo già dimostrato all’inizio di saper giocare per cui dobbiamo continuare però si deve capire che ci vuole intensità in ciò che si fa e bisogna continuare a farlo bene".

Un giudizio sui cambi e l’inserimento di una terza punta.
"Adams e Pedersen sono entrati veramente bene e hanno dato tutto, così come Vlasic. E’ quello che ho sempre detto a questi ragazzi: non si può fare un campionato in undici, abbiamo bisogno di tutti e chi è entrato lo ha dimostrato. Abbiamo cambiato modulo perché nel primo tempo avevamo incontrato difficoltà e la non pazienza di andare da una parte all'altra, volevo andare diretto con il doppio play in modo da avere sempre un uomo sul quale giocare con un po’ più di tranquillità. Sono entrati veramente bene, poi dopo ho provato a mettere anche Njie come quinto, che avevo già utilizzato così in allenamento, per avere qualche spunto in più nell’uno contro uno ed è entrato abbastanza bene anche lui. Quando si recupera uno svantaggio alle volte si perde perché si vuole fare di più. Sul 2 a 1 avremmo dovuto ritornare e resettarci e avere pazienza perché era un momento positivo, ma invece alle volte perdiamo la posizione in campo e forse abbiamo lasciato, a quella che è la loro capacità perché hanno giocatori forti, le ripartenze".

Come commenta la fase difensiva? E’ ancora alla ricerca dell’identità dei tre dietro?
"Lo sapevo e sono sempre stato coerente e cosciente. Abbiamo preso anche oggi gol su errori tecnici abbastanza evitabili. Soprattutto l'ultimo in quattro contro tre. E’ un aspetto sul quale anche con i nuovi arrivati dobbiamo migliorare. Lo sapevamo e sicuramente è un aspetto sul quale crescere".

Da cosa dipende la mancanza di pazienza? Dal carattere dei giocatori o da qualche insicurezza tecnica?
"Serve avere un po’ più personalità quando si ha la pazienza. A volte vogliamo andare subito diretti a fare la giocata. Soprattutto quando all’inizio la Lazio ci schermava le due punte e abbiamo attaccato poco la profondità. Con un giro palla in più dall’altra parte ci sarebbe stato più spazio. Abbiamo fatto fatica a trovare i quinti, dal ritiro dico che è la chiave, infatti nel secondo tempo li abbiamo trovati un po’ meglio e Pedersen si è trovato ad andare a crossare. Se si è lenti ad andare a trovare i quinti è poi normale che quando ti chiudono devi essere bravo a reggere la palla. Sono tutte cose che sappiamo e che dobbiamo migliorare, ma sappiamo anche che le sappiamo fare".

Cos'è successo in occasione della sua espulsione?
"E' una battaglia che continuo a fare con gli arbitri: quest'anno credo di essere migliorato su questo aspetto. Ho solo incitato la mia squadra e ho detto tranquillamente al quarto uomo che poteva ammonire Guendouzi, poi però se appena dici una cosa arriva subito uno e ti sbatte il cartellino giallo in faccia senza neppure una discussione per capire il perché e se gli chiedi perché ti tira fuori subito il cartellino rosso. E’ vero che l’allenatore debba migliorare, l'ho detto anche a Rocchi e lo sta facendo, ma è anche vero che a volte nel calcio servono le discussioni se no … non ho detto niente di male".

Come sta Vanja? Come ha visto Paleari?
"Vanja ha provato fino all'ultimo, dopo il trauma al ginocchio che aveva avuto nello scontro con un compagno nella gara con l’Empoli, e pensavamo di riuscire a recuperarlo ma appunto provando prima della gara e non ce l'ha fatta.
Paleari ha fatto un’ottima partita, gli avevo detto che se non giocava Vanja avrebbe giocato lui. Eravamo tranquilli e infatti ha fatto bene".

Come ha visto la Lazio visto che alla vigilia aveva detto che sperava che Baroni non le facesse uno scherzetto?
"Non guardo in casa degli altri. Hanno costruito una rosa per due competizioni e lo hanno dimostrato oggi. Io guardo al mio Toro e se guardo al secondo tempo penso che possiamo ancora crescere e fare bene".