LA PAGELLE - Turris, il muro regge anche con l'uomo in meno: Ndiaye insuperabile, ingenuo Pugliese. Ekuban generoso ma...
Le pagelle di Taranto-Turris…
MARCONE 6: non è chiamato agli straordinari, ma anche nell’ordinaria amministrazione si fa trovare pronto e attento.
NDIAYE 7: si conferma il miglior volto nuovo della Turris. Si esalta nelle difficoltà e le sue sgroppate in avanti fanno respirare la squadra nei momenti di maggior pressione avversaria.
RICCI 6: si dimostra affidabile e scaltro all’occorrenza, presidiando senza strafare la propria zona di competenza.
COCETTA 6,5: si fa valere nei duelli di testa e dimostra di aver compiuto progressi nel destreggiarsi palla al piede in uscita.
BOLI 5: solo una fiammata degna di nota. Per il resto risulta troppo bloccato e dall’andamento piuttosto ciondolante per poter creare pericoli dalla sua mattonella (dal 44'st PORRO sv).
CASARINI 5,5: contribuisce a cucire il gioco, ma non sempre risulta efficace in pressione sul portatore di palla avversario (dal 33'st CASTELLANO 6: non bada a fronzoli per allontanare il pallone da zone pericolose).
MORRONE 6: ordinato e pulito nel possesso ravvicinato (dal 17' SCACCABAROZZI 6: contribuisce a tenere alto il baricentro nel finale).
PUGLIESE 4: non riesce a concretizzare una ghiotta palla gol nel primo tempo, ma la doppia ammonizione (ingenua sia la prima che la seconda) rischia di compromettere irrimediabilmente un match che la Turris aveva tenuto costantemente sotto controllo.
PARODI 6: tiene botta in fase di non possesso e di tanto in tanto prova a lanciarsi in avanti, andando vicino al gol nella ripresa (dal 44'st NICOLAO sv).
GIANNONE 5: si abbassa troppo per cucire il gioco e finisce per essere poco presente nei metri decisivi (dal 17'st NOCERINO 5: non riesce a farsi notare, se non per un'ammonizione).
EKUBAN 5,5: prestazione molto generosa e di grande movimento per i compagni, ma in parte vanificata da un paio di ripartenze mal gestite.
ALL. CONTE 6: l’espulsione di Pugliese poteva determinare un vero e proprio suicidio, ma la sua squadra dimostra di essere organizzata e rocciosa anche con l’uomo in meno. Peccato per l’inferiorità numerica, perché la Turris sembrava avere le carte in regola anche per cercare un nuovo colpaccio, ovviamente osando qualcosa in più rispetto al primo tempo. Anche allo Iacovone dimostra di essere riuscito a costruire un vero e proprio fortino.