Zazzaroni ridimensiona Thiago Motta: "È l'opposizione ad Allegri, ma..."
"In pochi mesi Thiago è diventato la fede di tanti, l’opposizione (ad Allegri, a Mou, ai cosiddetti risultatisti) che si è fatta governo, e allora avanti con le protezioni (spesso di comodo), le attenuanti, gli alibi, le lune di miele e l’invito alla pazienza, che è storicamente incompatibile con la juventinità". Se volessimo identificare un punto focale dell'editoriale odierno di Ivan Zazzaroni, non c'è dubbio che sceglieremmo questo stralcio. Il direttore del Corriere dello Sport parla di fenomeno contrastante al "risultatismo", incarnato per esempio da Massimiliano Allegri. Nonostante il giornalista apprezzi molto la filosofia dell'allenatore italo-brasiliano della Juventus, lo ridimensiona un po'. Quest'operazione avviene attraverso le seguenti parole.
"Thiago me lo sono goduto per un anno a Bologna senza essere fazioso: ha uno stile personalissimo, originale, anche nella comunicazione e nei rapporti: è un tecnico capace, ha uno standing perfetto e uno splendido futuro. Ma non è il Verbo, l’assoluto, e non vuole, né potrà mai essere Guardiola".