Italiano: «Affronteremo un Bologna arrabbiatissimo. È la prima al Picco e ci teniamo a ben figurare»
A pochi giorni dalla sconfitta contro il Crotone, lo Spezia torna in campo per cercare riscatto immediato. Nella consueta conferenza stampa della vigilia, mister Vincenzo Italiano è partito proprio dalla gara dello Scida per analizzare il momento degli Aquilotti:
«Averla rivista mi ha confermato la sensazione che ho avuto sia dal campo sia nell'immediato post-partita. Nel primo tempo siamo stati bravi a recuperare lo svantaggio, a cercare anche di fare un gol più dell'avversario. Non ci siamo riusciti, come sta capitando spesso in questo inizio di campionato. Purtroppo può capitare che nella seconda frazione entri in campo meno concentrato, con meno qualità, inizi a sbagliare qualche situazione in cui fino ad un quarto d'ora prima eri stato bravo, e perdi le partite. Lo Spezia se non è con la qualità e l'attenzione al massimo può perdere con chiunque. Chiaramente sono situazioni che dobbiamo evitare, però è successo. Speriamo che ci serva da lezione e ci faccia reagire già da domani.»
Fermo restando la positività della stagione in corso, sta pensando a qualche piccolo accorgimento difensivo per evitare qualche contropiede di troppo? «Penso che siano tutte situazioni di gioco normali, come capitano ad altre squadre capitano anche a noi. In altre situazioni si è bravi a cercare con le preventive di non far ripartire l'avversario, altre volte sbagli, lo fai girare e ti fai puntare. Come succede alle altre squadre, succede anche a noi. Il problema è che deve accadere molto meno durante una partita e dobbiamo saper leggere le situazioni in maniera più lucida. Sono situazioni di gioco che non accadono solamente allo Spezia, mi viene in mente al gol che abbiamo fatto alla Lazio, sull'uno contro uno Nzola è riuscito a superare Acerbi. Ci sono stati momenti in cui siamo riusciti a venirne fuori bene, in altri casi come nel gol di Messias può capitare. Se vogliamo avere più chance in avanti dobbiamo rischiare qualcosina, ed essere bravi nelle contromisure. Sappiamo che dobbiamo stare più attenti in certe situazioni.»
Pensa che la flessione del secondo tempo sia solo mentale o anche fisica? «La flessione del secondo tempo, ne sono convinto, c'è stata perché abbiamo corso tanto e male. Quando negli ultimi metri non riesci ad essere più bravo dell'avversario, puoi perdere le partite. Aver perso significa non aver giocato bene in tutt'e due le fasi e dobbiamo cercare di essere più bravi.»
Come sta Nzola? «Lo recuperiamo. Ci è dispiaciuto tantissimo non averlo per la trasferta di Crotone ma ha avuto un problema personale e non stava bene perché è stato un qualcosa che lo ha colpito tantissimo. Mentalmente non era al 100% e abbiamo deciso di non portarlo. Adesso è recuperato, il ragazzo si è allenato e per domani è a disposizione.»
Domani sarà la prima partita al Picco in questa stagione. Che effetto fa tornare nel vostro stadio? «Non vedevamo l'ora. Sono state undici trasferte per noi, tra Cesena e le altre partite. Tornare a casa, essere nel nostro stadio e nel nostro habitat è un altro modo di entrare in campo durante le gare. Siamo felici, speriamo di fare un'ottima gara soprattutto perché la prima del Picco in A e ci teniamo a ben figurare.»
Che gara sarà col Bologna, avversario già incontrato in Coppa Italia? «Una partita difficile, come tutte del resto, perché lo Spezia non può permettersi di non arrivare con la massima attenzione e concentrazione a qualsiasi partita. Domani affronteremo un Bologna arrabbiatissimo perché è reduce da una sconfitta e da un ritiro. È un turno infrasettimanale in cui tutti vogliono cercare di fare punti e muovere la classifica. Il Bologna sulla carta è molto più avanti rispetto a noi e dobbiamo cercare di dare il massimo. Dare il massimo significa cercare di giocare bene, di stare attenti in entrambe le situazioni di gioco, concedere meno, creare tanto ed essere più concreti. Finora abbiamo creato molte occasioni da gol che non siamo riusciti a concretizzare, siamo stati anche sfortunati con i tanti pali. Continuiamo così sapendo che l'attenzione deve essere massima, che dobbiamo lavorare bene e si deve credere in ciò che stiamo facendo».