Trapani, la nota di Sport Invest: "Fatture e lavori non onorati? Inutili e pretestuose dicerie"
La società Sport Invest, che controlla il Trapani Calcio e il Trapani Basket, ha emesso la seguente nota:
Stupore e grande preoccupazione suscita quanto emerge da inutili e pretestuose dicerie su presunte fatture o lavori non onorati dal presidente Antonini direttamente o dalle sue società.
E’ infatti il caso di ricordare come le società riconducibili al presidente hanno nell’ultimo anno e mezzo contribuito in modo significativo allo sviluppo lavorativo dell’intera provincia, consentendo a tante famiglie di poter contare su un posto di lavoro e pagando importi che superano i 10 milioni di euro tra le ristrutturazioni dei due impianti sportivi e i lavori al T Club, consentendo così lautissimi fatturati e profitti a svariate imprese del territorio;
Nonostante ciò, purtroppo, certe meschine figure, il Signor Massimiliano Polizzi, giusta per citarne una, si divertono a mettere in giro “voci” di asseriti mancati pagamenti o disservizi ricevuti. Lo stesso Polizzi che è il caso di ricordare fu già denunciato per aver messo in giro “voci “ assolutamente prive di ogni fondamento sul coinvolgimento, di persone innocenti, nell’ installazione di presunte cimici ( che lo stesso Polizzi trovò’ durante lavori di manutenzione nell’ufficio del Presidente, e che miracolosamente sparirono senza poterle così consegnare alle autorità );
Alla luce di ciò’, il presidente Antonini, ritenendolo responsabile , lo denunciò alle autorità e si è ancora ad oggi in attesa di positive notizie riguardo a uno suo possibile rinvio a giudizio vista la gravità dei fatti descritti.
Polizzi che di fatto poi è stato prontamente allontanato da ogni cantiere in cui stesse lavorando, dopo avergli saldato tutte le fatture per i lavori svolti precedemente !
Tale comportamento purtroppo sembra essere diventato un liet motiv di una serie di piccole realtà locali che speravano di aver trovato la mucca da sgrassare e che sono state allontanate dai vari cantieri o per la scarsa qualità dei servizi resi o per evidenti tentativi di sovraffaturazione per i motivi sopra indicati.
E’ giunto pertanto il momento di mettere a tacere queste dicerie di paese che, nonostante tutto quello che il Presidente stia facendo per il territorio, sono un insulto all’intelligenza di chi scrive, di chi legge e di chi ascolta e saranno da oggi in poi perseguite legalmente in sede civile e penale.