Pescara, Baldini: "Il sogno a lungo termine è la A. Intanto, in B vado anche se arrivo decimo"

Smaltito lo schiaffo interno con il Pineto, che ha fatto sorridere le dirette concorrenti quali Ternana ed Entella, il Pescara torna a pensare al campo, perché domani è atteso dalla sfida contro il Gubbio, reduce come il Delfino da una sconfitta (contro l'Ascoli). Del match, come si legge su forzapescara.com, ha così parlato il tecnico Silvio Baldini: "C’è stata l’amarezza per la sconfitta nel derby, bisogna metabolizzarla con il lavoro. I ragazzi sono stati bravissimi, un gruppo che ha fatto del lavoro una filosofia di vita, sono dediti a quello che fanno. I risultati si vedono. Vedo anche la loro vita fuori dal calcio molto organizzata nell’essere dei professionisti migliori, non sono ragazzi cui piace andare in giro la notte, dedicano loro stessi al lavoro e questo mi gratifica".

Il tecnico prosegue poi: "Se avessimo giocato per non perdere non avremo 36 punti ma 24 o 25. Giochiamo per sognare, un sogno a lungo termine come la Serie A. E sono convinto che se arrivo decimo vado in B, se non vivessi così chi me l’avrebbe fatto fare di venire a Pescara con questa contestazione. Me l’ha fatto fare sapere la storia della squadra di calcio e della città. Io parlai della magia quando eravamo “disperati”, poi la magia si è avverata. Al di là della consapevolezza sappiamo chi siamo ma dobbiamo essere coerenti come gruppo".

Nota finale, il chiarimento con Brosco dopo il diverbio di lunedì scorso: "Con Brosco tutto ok, altrimenti uno dei due non sarebbe qui. Quando eravamo sul pullman mi ha mandato un messaggio di stima e per me questo è il calcio. Ha capito che quando si fa parte della squadra c’è una persona che si prende delle responsabilità. Il presidente non parla mai, questa settimana è venuto per fare i complimenti alla squadra ed era orgoglioso. Ha detto una cosa bella: 'Mi raccomando, qui avete una persona come il vostro allenatore che vi ha dato grande equilibrio nel giocare le partite, non perdetelo perché se oggi siamo qui è perché avete trovato l’equilibrio'. Quando c’è l’unione non può succedere nulla".