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Cazzarò: "Taranto, un calvario. Ma spero riesca a ripartire almeno dalla Serie D"

Cazzarò: "Taranto, un calvario. Ma spero riesca a ripartire almeno dalla Serie D"TUTTO mercato WEB
martedì 28 gennaio 2025, 13:04Serie C
di Claudia Marrone
A Tutta C
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A TUTTA C con Luca Calamai. Ospite: Michele Cazzarò, allenatore
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Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, trasmissione di TMW Radio dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto l'ex mister del Taranto Michele Cazzarò, che ha parlato della situazione del club ionico sceso in campo ieri con una formazione infarcita di giovani dalla Primavera a seguito dello sciopero dei tesserati rossoblù: "Quella che prima era solo tristezza, adesso è diventata proprio disperazione perché non si sa che fine farà il Taranto. Anche ieri, però, con una squadra di ragazzini in campo, di tifosi ce ne erano tanti: del resto, il calcio, a Taranto, è una delle poche vie d’uscita che ci sono. E la rabbia arriva anche dal fatto che si era reduci da una buona stagione, poi da quest'estate sono cambiate le cose e tutto si è trascinato. C’è tanta confusione. Quando c’è confusione poi ognuno dice la sua e quindi l’esasperazione di cui parlavo esce molto di più".

Lei ha vissuto lo spogliatoio per diverso tempo: che clima ha trovato all'interno dello stesso?
"Quando sono arrivato io abbiamo fatto subito due vittorie importanti, maturate anche grazie a tutti i ragazzi che c'erano, ragazzi pronti a ricompattare l'ambiente, però dopo quattro giorni dal secondo successo ci sono stati tolti i punti per i mancati adempimenti del club, quindi tutto è diventato molto più difficile. Si è capito che la situazione non sarebbe andata bene. Ricordiamoci poi che in C non ci sono gli stipendi della Serie A, ma ci sono famiglie che ci vivono con quelle cifre. Ed è diventato sempre più difficile andare al campo e a fare l’allenamento: quando la testa è pesante le gambe non corrono più: non è fatto a posta, è proprio fisiologica la cosa".

C'è anche il rischio che il Taranto alla fine non concluda il campionato?
"Di ragazzi con il contratto ce ne sono pochi, ieri hanno giocato quelli della Primavera e non hanno il contratto ma sono solo tesserati. Dobbiamo aspettare questo 16 febbraio, dove ci saranno da pagare questi quattro mesi di arretrati, compresi tutti i contributi: lì si deciderà tutto. Devo dire la verità, se il Taranto si arrendesse credo che poi sarebbe dolorosissimo, anche se questo è un calvario, ma spero, da tifoso, che tutto si risolva, che altrimenti c'è il rischio di ripartire dall'Eccellenza. Se le cose saranno invece messe in ordine si potrebbe almeno ripartire dalla Serie D".

Come mai si ripete questa situazione al Taranto da un punto di vista societario?
"La Serie C è diventata molto cara, anche solo per le trasferte e le tante gare. Sei sempre su un pullman, un aereo o un treno. Tra l’altro quando scendi non c’è nemmeno il paracadute che c’è nelle altre categorie. Tutti dicono che la Serie C è bella ma non viene aiutata da nessuno".

Si parla, in città, dell’avvento di una nuova società?
"Per ora non è venuto fuori niente, nessuna proprietà".

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