
Pontedera, Millozzi: "Quota salvezza abbassata. Fare i punti necessari in breve tempo"
Poco più di 24 ore e il Pontedera scenderà in campo, pronto a dare battaglia - tra le mura amiche dell''Ettore Mannucci' - all'Ascoli: gara, quella che si giocherà in Valdera, valevole per la 33ª giornata del campionato di Serie C, Girone B, e che prenderà il via alle ore 17:30.
Dalle colonne de La Nazione- Pisa&Pontedera, queste le parole del presidente Simone Millozzi: "Secondo me la quota salvezza si è un po’ abbassata. Rispetto ai 43-44 punti previsti, penso che ora 41 siano la quota della tranquillità visto cosa sta accadendo sotto di noi. Ma indipendentemente da questo dobbiamo solo concentrarci su noi stessi e fare i punti mancanti nel più breve tempo possibile, anche per poter dare una svolta. Veniamo da una sola vittoria nelle ultime sei partite ed è il momento di invertire la marcia. Il mese di gennaio alla luce della classifica odierna è stato un mese che direi decisivo, grazie a un mercato indovinato, al fatto di essere rimasti tutti uniti e a un cambiamento che ci ha fatto uscire da una situazione critica, molto difficile, ma si fa presto a rientrarci. Manca solo lo scatto finale".
Conclude quindi: "Lottiamo come se ci attendessero sei finali, perché dove non si arriva con la tecnica bisogna arrivare con l’agonismo, che è stata la nostra peculiarità anche davanti ad avversari di grande blasone. Alla squadra deve arrivare questo messaggio, che deve essere messo in pratica già dalla sfida di domani, così da mettere una pietra sulla questione-salvezza".
Dalle colonne de La Nazione- Pisa&Pontedera, queste le parole del presidente Simone Millozzi: "Secondo me la quota salvezza si è un po’ abbassata. Rispetto ai 43-44 punti previsti, penso che ora 41 siano la quota della tranquillità visto cosa sta accadendo sotto di noi. Ma indipendentemente da questo dobbiamo solo concentrarci su noi stessi e fare i punti mancanti nel più breve tempo possibile, anche per poter dare una svolta. Veniamo da una sola vittoria nelle ultime sei partite ed è il momento di invertire la marcia. Il mese di gennaio alla luce della classifica odierna è stato un mese che direi decisivo, grazie a un mercato indovinato, al fatto di essere rimasti tutti uniti e a un cambiamento che ci ha fatto uscire da una situazione critica, molto difficile, ma si fa presto a rientrarci. Manca solo lo scatto finale".
Conclude quindi: "Lottiamo come se ci attendessero sei finali, perché dove non si arriva con la tecnica bisogna arrivare con l’agonismo, che è stata la nostra peculiarità anche davanti ad avversari di grande blasone. Alla squadra deve arrivare questo messaggio, che deve essere messo in pratica già dalla sfida di domani, così da mettere una pietra sulla questione-salvezza".
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