
Padova di rigore, ma la Pergolettese non ci sta: "Penalty indegno. Grave torto arbitrale"
Non riesce a portare a casa punti la Pergolettese, caduta ieri sul campo della capolista Padova, con il match terminato 2-1 in favore dei biancoscudati ma riaperto - dopo il vantaggio lombardo - da un episodio che farà a lungo discutere: il calcio di rigore assegnato ai padroni di casa dal direttore di gara (il sig. Simone Gavini di Aprilia) per un presunto fallo di Albertini ai danni di Faedo.
Proprio Alessandro Albertini non le manda a dire nel post gara: "Venire qua e portare a casa dei punti era difficile, lo sapevamo, e so che potevamo anche fare meglio, ma il rigore ha delineato la partita. L'ho causato io, ma non ho neanche toccato l'avversario, che si è buttato: è un rigore indegno, solo così si può definire. Ed è chiaro che poi il Padova, per altro nello stadio amico, ha preso coraggio, ma credo che una squadra così non abbia bisogno di questi favori. Subire un torto arbitrale così è grave, ci ha portato via tante energie".
Gli fa eco mister della Pergo Giacomo Curioni: "C'è il dispiacere di aver perso, tra virgolette, un punto a un minuto dalla fine: questa è la delusione. E sono arrabbiato sull'episodio del rigore perché ha cambiato l'inerzia della partita: certo, noi potevamo gestire meglio qualche ripartenza, ma non siamo mai andati in difficoltà. La rabbia nasce dal fatto che l'episodio è arrivato da un rimpallo, non da qualcosa di volontario, e dal fatto che mi viene sempre da pensare se a parti invertite certi contatti sarebbero fischiati. Ma non mi piace parlare degli arbitri, non lo farò nemmeno stavolta, ma il rigore, ripeto, è stato determinante per l'andamento di una gara dove il Padova faticava a trovare certezze. Poi sia chiaro, il Padova non è primo per caso, gli vanno comunque fatti i complimenti".
Proprio Alessandro Albertini non le manda a dire nel post gara: "Venire qua e portare a casa dei punti era difficile, lo sapevamo, e so che potevamo anche fare meglio, ma il rigore ha delineato la partita. L'ho causato io, ma non ho neanche toccato l'avversario, che si è buttato: è un rigore indegno, solo così si può definire. Ed è chiaro che poi il Padova, per altro nello stadio amico, ha preso coraggio, ma credo che una squadra così non abbia bisogno di questi favori. Subire un torto arbitrale così è grave, ci ha portato via tante energie".
Gli fa eco mister della Pergo Giacomo Curioni: "C'è il dispiacere di aver perso, tra virgolette, un punto a un minuto dalla fine: questa è la delusione. E sono arrabbiato sull'episodio del rigore perché ha cambiato l'inerzia della partita: certo, noi potevamo gestire meglio qualche ripartenza, ma non siamo mai andati in difficoltà. La rabbia nasce dal fatto che l'episodio è arrivato da un rimpallo, non da qualcosa di volontario, e dal fatto che mi viene sempre da pensare se a parti invertite certi contatti sarebbero fischiati. Ma non mi piace parlare degli arbitri, non lo farò nemmeno stavolta, ma il rigore, ripeto, è stato determinante per l'andamento di una gara dove il Padova faticava a trovare certezze. Poi sia chiaro, il Padova non è primo per caso, gli vanno comunque fatti i complimenti".
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