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Baldini: "La SPAL è una piazza che avevo nel mirino da tempo. Ho colto al volo la possibilità"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:19Serie C
di Claudia Marrone

Baldini: "La SPAL è una piazza che avevo nel mirino da tempo. Ho colto al volo la possibilità"

In vista dell'esordio ufficiale, domani sul campo della capolista Entella, in casa SPAL mister Francesco Baldini si è presentato alla stampa. Queste, ai canali ufficiali del club, le sue prime parole in biancazzurro: "Ringrazio la proprietà, il Presidente e i direttori per la fiducia. La SPAL è una piazza che avevo nel mirino da tempo e, quando si è presentata questa opportunità, non ho avuto dubbi. Avevo un contratto biennale con il Lecco, ma non mi sentivo motivato a rimanere. Non avevo più gli stimoli giusti e ho preferito risolvere il contratto. In passato sono stato vicino alla SPAL, in Serie B, e anche prima di andare a Perugia avevo incontrato Tacopina per un possibile approdo qui. Il Presidente l’ho conosciuto a Roma, dove con l’Under 17 ho vinto il Campionato, poi a Catania ho vissuto la stagione professionale più bella. Mi è dispiaciuto non essere arrivato l'anno scorso, ma ora sono qui con un obiettivo chiaro: riportare la SPAL dove merita. Non mi immagino questa squadra quintultima in classifica, dobbiamo lavorare per cambiare la situazione".

E aggiunge quindi: "L'anno scorso, a Trento, la situazione era simile a quella che trovo qui: lavorando bene, siamo riusciti a risollevarci. Io voglio queste sfide. Diverse squadre mi avevano cercato, ma quando mi ha chiamato Casella, dopo aver visto la situazione della SPAL, non ho avuto dubbi. Questa è una piazza che merita di più".

Parlando invece della squadra: "Conosco i ragazzi e ho trovato subito grande disponibilità. Abbiamo lavorato sia sull’aspetto tattico che su quello mentale e ho visto segnali positivi. Tutti vogliono mettersi in mostra, tutti vogliono dare il massimo. Ho chiesto tre mesi e mezzo di sacrifici. Saranno mesi tosti, indipendentemente dal mio arrivo, ma voglio vedere una squadra con temperamento, con carattere. Prima della tattica, conta l’atteggiamento: voglio una squadra corta, compatta, che lotti su ogni pallone. Non giudico il lavoro fatto fino a oggi, ma so cosa ci serve per arrivare fino alla fine della stagione. D'ora in avanti, tutto si azzera: eventuali problemi o frizioni del passato non contano più. La formazione sarà fatta in base a quello che vedo in allenamento e in partita".


Parlando poi della gara contro i Diavoli Neri: "La sfida con l’Entella è la partita perfetta per dimostrare ciò che voglio vedere in campo. Sarà una sfida dura, ma stimolante. Mi aspetto il massimo impegno da parte di tutti. Il modulo non è la cosa più importante, dobbiamo diventare una squadra, lavorare sul carattere e sull'intensità, dobbiamo dare tutto per questa maglia. Per me il calcio è questo: sacrificio, lavoro e concentrazione".

Conclude poi: "Per fortuna il mercato è finito, così possiamo concentrarci solo sul campo. I nuovi arrivati sono propositivi come tutti gli altri: sono a disposizione e si sono già integrati bene. Ora dobbiamo unire tutte le forze e andare in campo determinati e convinti di poter fare una grande prestazione".