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Imbimbo: "Ecco perché ho lasciato la Turris, sarebbe bastato poco per risolvere la situazione"
A fine gennaio il tecnico Eduardo Imbimbo sembrava a un passo dal sedere sulla panchina della Turris per sostituire Mirko Conte, ma alla fine la firma non è mai arrivata visto l’addio del direttore sportivo Rosario Primicile che lo avrebbe voluto con sé per cercare una difficile salvezza coi corallini. Intervistato da Ottochannel il tecnico ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a declinare l’offerta del club campano.
“La squadra non era male, era una buona squadra e con il direttore Primicile, che mi aveva voluto portare a Torre del Greco, abbiamo provato a intervenire, ma fin da subito ci siamo trovati a fronteggiare il problema del blocco del mercato. - spiega Imbimbo come riporta Tuttoturris - Non voglio entrare nei dettagli economici, ma bastava davvero poco per risolvere la faccenda. Ho aspettato con pazienza il momento giusto per agire insieme al direttore e avevamo individuato cinque elementi di spessore per rafforzare la squadra. Però, alla fine, non è successo nulla”.
Spazio poi alla situazione di Turris e Taranto che stanno vivendo pericolosamente sul filo del fallimento: “Ho declinato l’offerta e spero che in futuro Torre del Greco e società come la Turris non debbano più vivere situazioni del genere. Perché, al di là di tutto, credo che se queste squadre in difficoltà continueranno il campionato, sarà comunque un campionato falsato. Alcune delle squadre di vertice hanno già perso punti contro Taranto e Turris, mentre da qui in avanti per altre potrebbe essere una passeggiata. Se poi queste squadre dovessero essere estromesse, ci sarebbe un ulteriore squilibrio: chi ha già perso punti non li recupererà mai”.
“La squadra non era male, era una buona squadra e con il direttore Primicile, che mi aveva voluto portare a Torre del Greco, abbiamo provato a intervenire, ma fin da subito ci siamo trovati a fronteggiare il problema del blocco del mercato. - spiega Imbimbo come riporta Tuttoturris - Non voglio entrare nei dettagli economici, ma bastava davvero poco per risolvere la faccenda. Ho aspettato con pazienza il momento giusto per agire insieme al direttore e avevamo individuato cinque elementi di spessore per rafforzare la squadra. Però, alla fine, non è successo nulla”.
Spazio poi alla situazione di Turris e Taranto che stanno vivendo pericolosamente sul filo del fallimento: “Ho declinato l’offerta e spero che in futuro Torre del Greco e società come la Turris non debbano più vivere situazioni del genere. Perché, al di là di tutto, credo che se queste squadre in difficoltà continueranno il campionato, sarà comunque un campionato falsato. Alcune delle squadre di vertice hanno già perso punti contro Taranto e Turris, mentre da qui in avanti per altre potrebbe essere una passeggiata. Se poi queste squadre dovessero essere estromesse, ci sarebbe un ulteriore squilibrio: chi ha già perso punti non li recupererà mai”.
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